Il ricatto (velato) di Stellantis

Siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi. Se qualcuno vuole introdurre competitor cinesi sarà responsabile delle decisioni impopolari che dovranno essere prese.

Carlos Tavares (ad di Stellantis)

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Il ricatto (velato) di Stellantis
Carlos Tavares (ad di Stellantis)

“Siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi, se qualcuno vuole introdurre competitor cinesi sarà responsabile delle decisioni impopolari che dovranno essere prese”. Lo ha detto Carlos Tavares ad di Stellantis, in occasione dell’inaugurazione dell’eDCT Assembly Plant, nell’ambito del progetto “Mirafiori Automotive Park 2030”.

Tavares ha anche commentato le notizie che danno il Gruppo dismettere totalmente le attività in Italia: “C’è chi dice che vogliamo andarcene dall’Italia, queste sono fake news e le fake news aprono la finestra per fare entrare i cinesi”. In aggiunta, “l’arrivo di un competitor porta a ridurre la quota di mercato di chi è leader come noi in Italia. Se siamo sotto pressione possiamo accelerare la produttività per ridurre i costi. Inoltre, se perdiamo quote di mercato servono meno stabilimenti”. E “introdurre la concorrenza cinese è una grande minaccia per Stellantis. Noi combatteremo, ma quando si combatte possono esserci vittime. Non aspettatevi che usciremo vincitori senza cicatrici”, ha detto ancora Tavares.

Tradotto, in Italia ci muoviamo come crediamo (il gruppo ha nel tempo progressivamente ridotto la propria forza lavoro, ha dimezzato i volumi di Mirafiori, Melfi e Cassino, e non ha nuovi modelli in pole position nel 2024) e non vogliamo altri competitor. Altrimenti, potremmo decidere di ridurre ulteriormente il nostro impegno in Italia. Se non è un ricatto, poco ci manca.

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