Apple ha superato i 3.000 miliardi di capitalizzazione. Ma conta ‘appena’ 147 mila dipendenti

Si tratta di un record a livello mondiale dovuto alla fiducia degli investitori per il successo dei prodotti che il gruppo di Cupertino continua a lanciare

Apple, oltre 3.000 mld di capitalizzazione. Ma conta  ‘appena’ ...

Apple è la prima società a superare i 3.000 miliardi di capitalizzazione di Borsa. A Wall Street il colosso di Cupertino ha aperto in rialzo e attualmente guadagna il 2,79% a 182,52 dollari per azione. Si tratta di un record a livello mondiale dovuto alla fiducia degli investitori per il successo dei prodotti che il gruppo statunitense continua a lanciare. Allo stesso tempo, Apple sta esplorando nuovi mercati come le auto a guida autonoma e il metaverso.

Nel primo giorno di negoziazione dell’anno le azioni hanno toccato il record di 182,88 dollari a metà giornata a Wall Street, facendole sfondare quota 3.000 miliardi di valore. Per passare da 2.000 a 3.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, Apple ha impiegato circa 16 mesi. Una corsa che continuerà. Gli analisti prevedono che la domanda di iPhone rimarrà forte nel 2022, poiché Apple guida il mercato cinese degli smartphone e sempre più consumatori si abbonano ai suoi servizi.

Una storia, quella di Apple, lunga 38 anni che spazia dal Macintosh, presentato nel 1984, all’iPhone, che con il suo schermo touch e l’assenza di tastiera divenne in pochi anni lo standard di tutti gli smartphone allora schiacciati sul modello BlackBerry con tastiera. Un’azienda che sa innovare nel linguaggio, nei prodotti, e soprattutto nella sua capacità di creare un valore simbolico dei suoi device.

Ma, a fronte di una crescita esplosiva della capitalizzazione e della capacità di innovare, il colosso conta ‘appena’ 147 mila dipendenti. Ad esempio, nel 1970, Volkswagen aveva 190 mila dipendenti e il gruppo Fiat, nel 2004, dichiarava 160 mila dipendenti a livello mondiale e 70 mila in Italia. Numeri che svelano una contraddizione: il contributo in termini di ricchezza prodotta (ad eccezione dei guadagni di Borsa) del gigante statunitense è piuttosto relativo.

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