Alstom-Siemens, la Ue boccia la fusione e fa arrabbiare sia Parigi che Berlino

L'Europa blocca il matrimonio sull'asse franco-tedesco tra Alstom e Siemens, e per il ministro delle Finanze di Parigi, Bruno Le Maire, fa un favore alla Cina. La decisione è dell’Antitrust europea, guidata da Margrethe Vestager. Secondo la Commissione, la fusione "avrebbe influenzato la concorrenza nei mercati dei sistemi di segnalamento ferroviario e dei treni ad alta velocità. Le parti non hanno proposto misure correttive sufficienti per rimediare a questi problemi".

Alstom-Siemens, la Ue boccia la fusione

Il rischio che ha portato allo stop era che "tale concentrazione avrebbe comportato prezzi più elevati per i sistemi di segnalazione che garantiscono la sicurezza dei passeggeri e per le generazioni future di treni ad altissima velocità".

I governi di Francia e Germania, così come le associazioni degli industriali dei due paesi, da mesi erano in pressione sulla Commissione per chiedere il via libera all'unione dei due colossi del settore ferroviario per contrastare la concorrenza cinese, soprattutto dopo che Pechino ha dato il suo via libera alla fusione delle due grandi compagnie statali nel settore delle ferrovie. "Il ruolo della Commissione europea - ha proseguito Le Maire - è di difendere gli interessi economici e industriali europei".

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