Hertz dichiara bancarotta

Il colosso dell’autonoleggio: “Non c’è accordo con i creditori”

Hertz dichiara bancarotta

Hertz ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti e in Canada, ricorrendo al cosiddetto ‘chapter 11’ (che consente a una società che non può più rimborsare il proprio debito di riorganizzarsi al riparo dai creditori).

Il colosso dell’autonoleggio non ha rispettato il pagamento di 400 milioni di dollari per la sua flotta alla fine dello scorso mese e non è riuscito a convincere i finanziatori a concedere più tempo per arrivare a una soluzione sul pagamento.

Il 21 aprile Hertz aveva tagliato 10.000 posti di lavoro in Nord America, ovvero il 26,3% della sua forza lavoro globale, nel tentativo di preservare liquidità in vista delle incertezze conseguenti alla pandemia.

A pesare sul gigante – che pur con 17 miliardi di dollari di debito aveva avviato l’anno con ricavi in aumento del 6% in gennaio e febbraio - è il coronavirus che ha fatto crollare la domanda per il noleggio di auto e scendere i prezzi dei mezzi usati, causando una perdita del valore della flotta. 

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com