Asse Di Maio-Renzi: no all’aumento dell’Iva, pressing sul deficit

Vertice notturno a Palazzo Chigi con i partiti che sostengono la maggioranza, in vista del varo della Nota di aggiornamento. Ma non c'è ancora un'intesa

Asse Di Maio-Renzi: no all’aumento dell’Iva, pressing sul deficit

Il vertice notturno a Palazzo Chigi per chiudere l’intesa di governo sul Def non è bastato. Oltre al premier, c’è il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, i capi delegazione Luigi Di Maio (M5s), Dario Franceschini (Pd), Roberto Speranza (Leu), Teresa Bellanova (Iv) e il sottosegretario Riccardo Fraccaro (M5s).

La discussione si apre con il no di Di Maio (e Renzi) a ogni aumento dell’Iva. Ad agitare la maggioranza è il nodo delle risorse per la manovra: dove trovare i fondi per scongiurare aumenti selettivi dell’Iva, senza far salire il deficit oltre il 2,2% del Pil.

Qualche ora prima del vertice Roberto Gualtieri aveva snocciolato le varie ipotesi per una manovra da 30 miliardi: “Impegno a graduale superamento dei superticket; quota 100 va ad esaurimento, auspichiamo un livello di risparmi anche superiore all'attuale ma non la aboliremo; piano sugli asili nido; resta la mini flat tax per le partite Iva ma no alla soglia dei 100 mila euro; incentivi per la moneta elettronica”. 

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com