ll contante costa all’Italia 24 mld l'anno di mancato gettito

Crescono i pagamenti elettronici anche nel nostro Paese. Ma nell’Ue l'Italia è al 24° posto in classifica

ll contante costa all’Italia 24 mld l'anno di mancato gettito

Nel 2018 in Italia il numero di pagamenti fatti con moneta elettronica è cresciuto del 6,8%, in accelerazione rispetto all'anno precedente. È quanto emerge da un'indagine dell'Osservatorio carte di credito e digital payments di Assofin, Nomisma e Ipsos, con il contributo di Crif.

L'anno scorso si è registrato un record di importi transati con carte di credito, che hanno superato gli 80 miliardi di euro. Ma l'Italia è ben al di sotto della media Ue per uso delle carte di credito: nel rapporto tra il valore delle transazioni e Pil si posiziona al 24° posto su 28 paesi europei.

Nel 2018 il numero di carte di credito attive in circolazione in Italia era pari a circa 15 milioni di unità contro i 56,3 milioni di carte di debito, tipo bancomat.

Per colmare il gap rispetto agli altri Paesi europei nel pagamento di moneta elettronica "è necessaria un'azione decisa da parte del Governo". Lo scrive l'Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano.

"Tre anni fa avevamo sviluppato una proposta per la loro incentivazione - si spiega - per recuperare il mancato gettito di circa 24 miliardi di euro all'anno legato prevalentemente ai pagamenti in contante".

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