
Fino a pochi anni fa, i mercati consideravano il debito italiano rischioso e costoso da finanziare. Nel 2011-2012 lo spread con la Francia toccava i 400 punti base: Parigi pagava il 3% per il suo debito decennale, Roma addirittura il 7%. Oggi lo scenario si è capovolto: il 15 agosto 2025 il differenziale si è ridotto a meno di 5 punti base, un livello che non si vedeva dal 2005.
Meloni guadagna la fiducia degli investitori
Secondo analisti ed economisti, la riduzione del deficit italiano negli ultimi tre anni ha convinto i mercati. Philippe Crevel, economista indipendente, spiega: “Un tempo cattiva allieva in materia di bilancio, l’Italia ora può dare lezioni alla Francia”. Un giudizio che segna un clamoroso cambio di percezione.
Francia sotto pressione
Al contrario, Parigi ha lasciato crescere il proprio deficit, perdendo credibilità agli occhi degli investitori. Così, paradossalmente, il Paese che storicamente ha goduto di maggiore solidità sui mercati rischia ora di pagare tassi più alti dell’Italia.
Un segnale che pesa anche in politica
Per alcuni osservatori, l’Italia guidata da Meloni viene ormai vista come un modello di austerità e disciplina finanziaria, persino più della Francia (nota con un certo stupore il quotidiano ‘Le Monde’). Un ribaltamento che ha un forte valore simbolico e che potrebbe cambiare i rapporti di forza in Europa?