
Famiglie e imprese italiane stanno tornando protagoniste nel mercato del debito pubblico.
Ad agosto 2025 detenevano 442,4 miliardi di euro fra Bot e Btp, pari al 14,4% del totale. Nel 2021 erano appena al 7,9%. Secondo Fabi (la Federazione autonoma bancari italiani), la spinta arriva da rendimenti elevati, dal boom dei Btp retail e dalla ricerca di strumenti percepiti come sicuri.
Btp Valore superstar
Tra i motori del successo c’è il Btp Valore, che dal 2023 ha raccolto 93 miliardi. La crescita del retail si somma al ritorno degli investitori istituzionali stranieri, che salgono a 1.039,9 miliardi (33,8% del totale), ai massimi degli ultimi sei anni.
Estero in forte ascesa, Bankitalia in ritirata
Mentre gli investitori internazionali aumentano la propria esposizione, la Banca d’Italia — per effetto della fine degli acquisti netti della Bce — scende a 592,1 miliardi (19,2% del totale).
In lieve calo anche fondi e assicurazioni, oggi al 12,5%.
Le banche restano un pilastro
Le banche italiane mantengono nei portafogli oltre 620 miliardi di titoli di Stato, una presenza stabile e strutturale nonostante il calo in termini relativi: dal 26% pre-pandemia al 20% del 2025.
Più che un ritiro, è l’effetto della crescita complessiva del debito, oggi a 3.080,9 miliardi (+665 miliardi dal 2019).



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