Trump ha pagato più tasse al fisco cinese che a quello statunitense

Trump ha pagato più tasse al fisco cinese che a quello Usa

Bilanci in rosso, migliaia di dollari di interesse incassati sui prestiti ai suoi figli, sgravi fiscali per entità ormai defunte e conti bancari attivi in Cina quando era ancora presidente degli Stati Uniti. I Democratici della Camera hanno pubblicato sei anni di dichiarazioni dei redditi di Donald Trump e della moglie Melania, da cui emerge la perenne ricerca di stratagemmi per pagare meno tasse.

La pubblicazione dei documenti è arrivata dieci giorni dopo il report della commissione della Camera da cui era emerso che l’ex presidente, nei primi due anni alla Casa Bianca, non aveva sottoposto le sue dichiarazioni alla revisione dell’Agenzia delle entrate statunitense, disattendendo una tradizione presidenziale cominciata negli anni ‘70.

I documenti potrebbero mostrare come Trump ha beneficiato delle leggi che lui stesso aveva firmato. Tra queste, la Tax Cut and Jobs Act del 2017 che prevedeva enormi sgravi per corporation e fasce alte di reddito. Tra il 2015 e il 2018 Trump ha registrato perdite per 105 milioni, diventati 700 in sei anni. Nel 2019 aveva riportato un bilancio in attivo, ma l'anno dopo era tornato in rosso. In pratica, come emerso due anni fa, Trump ha pagato più al fisco cinese, circa duecentomila dollari, che a quello statuintense.

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