Lo yuan, ormai la quarta moneta più scambiata al mondo, è anche la più digitalizzata. I centri nevralgici dell’economia della Cina sono ormai interamente coperti dall’e-Cny (…….) perché la Banca centrale, dopo Pechino, Shanghai e Shenzhen, ha aperto la sperimentazione anche alle province di Henan, Fujian, Heilongjiang e alle megalopoli di Guangzhou, Chongqing, Fuzhou e Xiamen.
Le Olimpiadi hanno letteralmente rotto il ghiaccio con 315 mila dollari di transazioni attivate solo in quei giorni grazie alla Central bank digital currency (Cbdc). Via smartphone, ma anche con Atm della Bank of China appositamente predisposti.
Il Governatore della Banca Centrale Yi Gang continua ad assicurare il mondo che le preoccupazioni sul versante tutela dati personali sono ingiustificate. Il vero problema dei vertici cinesi rimane quello dei servizi offerti da Ant Group e Tencent che fanno concorrenza alla Banca centrale con le loro formidabili piattaforme per i pagamenti online. La Cbdc cinese infatti le ha spinte a riconvertirsi e ad adeguarsi alla moneta digitale. Alle Olimpiadi si poteva pagare con e-Cny su piattaforma Tencent e Ant financial, cash e con carta di credito del circuito Visa.
La Banca centrale ha anche vietato tassativamente l’emissione di cryptocurrency proprio per ribadire la supremazia della valuta digitale. Che, nei fatti, galoppa.
La Cina vanta già oltre 260 milioni di conti digitali con un forte trend in crescita soprattutto sul versante dei pagamenti crossborder. L’e-CNY infatti permette alla moneta di Pechino di circolare liberamente nei movimenti transfrontalieri, nonostante la non convertibilità: la versione digitale è una riproduzione smaterializzata del biglietto rosso che può “bucare” agilmente le frontiere.
Al 31 dicembre 2021, l’e-Cny vantava già 261 milioni di portafogli personali aperti e le transazioni erano pari a oltre 87 miliardi di yuan come ha rivelato lo stesso Consiglio di Stato. E in futuro, la Banca centrale spingerà l’introduzione nel commercio al dettaglio, nel pagamento di servizi pubblici e nella Pubblica amministrazione.
Rispetto alle recenti mosse americane, la Cina è avanti sulla moneta digitale. Il presidente Joe Biden ha appena siglato un ordine esecutivo con la richiesta a una serie di agenzie del governo, tra cui il dipartimento del Tesoro e il dipartimento del Commercio, di esaminare i rischi e i benefici della creazione di un dollaro digitale, ovvero di una Central bank digital currency emessa dalla Federal reserve. Ma la strada è lunga, anche se l’ordine esecutivo rappresenta un chiaro riconoscimento della crescente importanza della moneta digitale e del potenziale impatto per gli Stati Uniti e i sistemi finanziari globali.
La guerra in Ucraina ha messo le ali alle criptovalute, che hanno guadagnato terreno in seguito allo scoppio del conflitto. Sia i russi che gli ucraini le stanno usando per arginare sanzioni, finanziarie spese belliche o ricevere donazioni in asset digitali.