L'uscita di scena di Sorrell è un segnale: i big del marketing in crisi

La partenza del fondatore di Wpp è solo l'ultimo avvertimento sulla crisi che circonda i grandi gruppi pubblicitari, che devono fronteggiare l'ascesa dei concorrenti della Silicon Valley

L'uscita di scena di Sorrell è un segnale: i big del marketing in crisi
Martin Sorrell

La partenza di Sorrell è stata provocata dall'accusa di uso improprio di fondi, ma le azioni Wpp già da tempo andavano male, fino a perdere 1/3 del loro valore dopo un anno disastroso.

Visione obsoleta

Contro di lui gioca l'età, 73 anni e una visione obsoleta del marketing attuale, anche se in realtà è in buona compagnia. Rupert Murdoch ha 87 anni; Sumner Redstone, che controlla Viacom e Cbs, ha 94 anni; John Malone, a capo di Discovery e Virgin Media Liberty Global, ne ha 77. E, come Sorrell, i grandi gruppi gestiti dai vecchi baroni dei media stanno affrontando la stessa sfida di Wpp: Internet.

Lotta impari

Il panorama dei media è stato capovolto dal digitale che ha consentito di guardare ciò che si vuole, quando si vuole. E su qualsiasi dispositivo. Le media-company tradizionali stanno, così, affrontando l'ascesa dei concorrenti della Silicon Valley, che minacciano i loro modelli di business. D’altronde, il valore di mercato combinato di Apple, Amazon, Google e Fb è di 2.8 trilioni di dollari.

Effetti

Le conseguenze già si vedono. Procter & Gamble, il più grande inserzionista al mondo, afferma che entro il 2021 taglierà più di 1,1 miliardi di dollari dai fondi destinati alle aziende pubblicitarie rispetto ai livelli del 2015. E per un impero come Wpp, che ha oltre 3 mila uffici in 112 paesi e 200 mila dipendenti, non è una buona notizia.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Un chip per educarli tutti

Un chip per educarli tutti

Innovazione
Frase del giorno - Parole
quoted business

Londra non teme l’intelligenza artificiale. Vogliamo attirare investimenti. Normare troppo presto può ostacolare l’innovazione. E bisogna parlare anche con la Cina.

Innovazione

Intelligenza artificiale contro stupidità umana

Non mancano le speranze su ciò che l’intelligenza artificiale potrebbe fare per la produttività e la crescita economica in futuro. Ma dobbiamo tenere presente che le nostre politiche si sono rivelate troppo disfunzionali per gestire persino le minacce più evidenti che abbiamo difronte. Si spera che un giorno l’intelligenza artificiale supererà la stupidità umana. Ma non ne avrà mai la possibilità se prima distruggiamo noi stessi. [continua ]

Innovazione

Algoritmi e utili trimestrali: il binomio che ha peggiorato la vita di tutti (tranne quella degli azionisti delle Big Tech)

L’implementazione di algoritmi per massimizzare il coinvolgimento degli utenti è il modo in cui le aziende Big Tech massimizzano il valore per gli azionisti, con profitti a breve termine che spesso superano gli obiettivi aziendali a lungo termine. Ora che l’IA è pronta a potenziare l’economia delle piattaforme, sono urgentemente necessarie nuove regole e strutture di governance. [continua ]

Innovazione
Il notebook trasparente di Lenovo irrompe a Barcellona

Il notebook trasparente di Lenovo irrompe a Barcellona

Innovazione
L’intelligenza artificiale avrà un impatto sul 60% dei posti di lavoro

L’intelligenza artificiale avrà un impatto sul 60 per cento dei posti di lavoro

Innovazione

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com