
Ad aprile 2025, per la prima volta, il colosso cinese BYD ha venduto più auto elettriche in Europa rispetto a Tesla: 7.231 veicoli contro 7.165. Un segnale chiaro del crollo di popolarità di Elon Musk. Le vendite Tesla nell’UE sono scese del 52,6% e la quota di mercato è crollata all’1,1%.
Il mercato corre, Musk rallenta
Mentre l’interesse europeo per i veicoli elettrici cresce del 26,4%, Tesla perde terreno. La Model Y è ora solo nona tra le auto elettriche più vendute. Intanto BYD consolida la sua leadership, con utili raddoppiati e un’espansione record nonostante i dazi europei.
Prezzi bassi e tecnologie avanzate: la forza della Cina
BYD propone modelli come la Dolphin Surf a meno di 20.000 euro. Ma la forza cinese non è solo nel prezzo: BYD e CATL guidano l’innovazione con batterie a ricarica ultra-rapida (5 minuti per 400 km). CATL, che rifornisce anche Tesla, controlla oltre un terzo del mercato mondiale.
Xiaomi entra in scena e batte Apple sul tempo
Mentre Apple ha abbandonato il suo progetto da 10 miliardi di dollari sull’elettrico, Xiaomi ha già venduto 135.000 auto e punta a raddoppiare nel 2025. Un altro esempio della straordinaria capacità di esecuzione delle tech company cinesi nel nuovo mercato automobilistico.
Occidente in affanno: dazi inefficaci, tempo scaduto
Le barriere imposte da UE e USA sembrano inutili. La Volkswagen pensa di cedere impianti ai produttori cinesi, mentre aziende europee come Eramet e Umicore chiedono alleanze strategiche con i colossi asiatici. La prospettiva? Fabbriche europee ridotte ad assemblare veicoli progettati altrove.
Il futuro è cinese (ma può essere condiviso)
La Cina ha vinto la prima manche della corsa elettrica. Ma l’Europa può ancora reagire, puntando su innovazione, cooperazione industriale e strategie comuni. Il tempo però stringe: ogni ritardo rischia di trasformarsi in una resa.