“L’Italia sbaglia. Servono più migranti”

Come risolvere la crisi demografica? La Banca Mondiale mette in guardia (anche) il nostro Paese

“L’Italia sbaglia. Servono più migranti”

Il rapporto appena pubblicato dalla Banca Mondiale sullo sviluppo dimostra con i dati quanto siano velleitarie le speranze di risolvere la crisi demografica dell’Italia senza un ricorso calcolato alla risorsa dei migranti. Infatti – evidenzia l’organizzazione con sede a Washington - le politiche per la natalità hanno avuto un impatto misto e relativamente limitato in tutti i paesi.

Secondo Eurostat, tra il 2022 e il 2100, in Italia ci saranno 29,9 mln di nascite a fronte di 57,5 mln di morti e la previsione di un saldo positivo di 18,7 mln tra emigranti e immigrati non riuscirà comunque a impedire che la popolazione totale passi dai 59 mln dello scorso anno ai 50,2 mln della fine del secolo.

In realtà il problema dell’invecchiamento demografico riguarda buona parte del Vecchio Continente. La popolazione totale nei 27 Paesi dell’Ue – evidenzia l’Ufficio statistico dell’Unione - è destinata a diminuire del 6,1 per cento a fine secolo passando dai 446,7 milioni del 2022 a 419,5 mln nel 2100. È quanto indicano le proiezioni elaborate in base alle attuali dinamiche.

Proseguirà, quindi, inesorabilmente il processo di invecchiamento, con tutte le immaginabili conseguenze, specialmente sul piano previdenziale e sanitario. Gli ultra-ottantenni passeranno dal 6,1 per cento della popolazione al 15,3, e saranno quindi a fine secolo 64 mln a fronte dei 27,1 del 2022.

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