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La NASA ha annunciato un piano ambizioso: costruire e installare un reattore nucleare sulla superficie lunare entro il 2030. Una mossa strategica per garantire energia costante e affidabile, elemento chiave per sostenere missioni di lunga durata e, in prospettiva, una base abitata.
Una sfida geopolitica oltre l’atmosfera
L’obiettivo non è solo tecnologico, ma anche politico. Stati Uniti, Cina e Russia sono impegnati in una vera e propria gara spaziale del XXI secolo, e Washington vuole assicurarsi “un posto in prima fila” prima che Pechino e Mosca possano rivendicare un proprio avamposto energetico sul suolo lunare.
Il primo passo verso una base permanente
L’energia prodotta dal reattore sarà il cuore pulsante di future infrastrutture lunari, dalle stazioni di ricerca agli habitat per astronauti. Fornirà elettricità continua, indipendente dalle condizioni di luce e dalle lunghe notti lunari, permettendo alla NASA di progettare missioni più complesse e durature.