Riad: “Consideriamo Israele responsabile per le sue ripetute provocazioni e la privazione di diritti inflitta ai palestinesi”

Il brutale attacco di Hamas ha scatenato varie conseguenze. Tra queste, il congelamento del possibile accordo tra Arabia Saudita e Israele (che avrebbe messo probabilmente in secondo piano il riconoscimento dello Stato palestinese).

Riad: “Consideriamo Israele responsabile ...”

Qual è l’obiettivo dietro l’attacco di Hamas (sostenuto dall’Iran) contro Israele? Parte della risposta viene da Riad. “Il Regno dell’Arabia saudita – ha dichiarato il ministro degli Esteri – considera Israele responsabile, per le sue ripetute provocazioni e la privazione di diritti inflitta ai palestinesi”.

Una conversione a U da parte del Paese arabo che, fino a pochi giorni fa sembrava sul punto di aprire una nuova fase in Medio Oriente, basata sul riconoscimento diplomatico di Israele da parte della più grande potenza araba. Un fatto (che avrebbe messo in secondo piano l’aspirazione palestinese di trasformarsi in uno Stato) ora diventato improvvisamente poco probabile.

L’Arabia Saudita è il soggetto più potente di tutta l’area, soprattutto dal punto di vista economico-finanziario. I suoi aiuti economici tengono in piedi l’economia egiziana, e i suoi investimenti dilagano in Occidente e in Africa. Ma deve vedersela con il nemico storico, l’Iran, che sostiene movimenti fondamentalisti come Hamas e Hezbollah. 

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