L'assenza della Nigeria pesa, così facendo indebolisce il mercato comune africano

La seconda economia del Continente Africano non ha firmato lo storico accordo di Kigali, minando la solidità della neonata area di libero scambio (CFTA)

L'assenza della Nigeria indebolisce il mercato comune africano

La Nigeria non ha firmato l'accordo di Kigali sulla Continental Free Trade Area (CFTA), l'area di libero scambio africana che il 21 marzo 2018 ha sancito la nascita di un mercato comune per oltre 1,2 miliardi di abitanti: questa assenza pesa, perché si tratta della seconda economia del Continente Africano e di uno Stato ricco e determinante per indirizzare le politiche dei paesi limitrofi.

Se la Nigeria “viaggia da sola” - con i suoi 200 milioni di abitanti, essendo una delle principali economie e il mercato principale dell’Africa – indebolisce il sogno di un solo Paese-Continente che andrebbe da Algeri a Città del Capo e da Dakar a Gibuti. Questa mossa mina anche l’Unione Africana perché, senza il peso politico, economico, demografico e diplomatico nigeriano l’Africa occidentale sarà relegata in secondo piano rispetto all’emergente fronte nordafricano e alle forti economie nella parte orientale.

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