Trump-Juncker, intesa raggiunta. Verso zero dazi-sussidi-barriere

Il problema resta comunque in piedi. L'amministrazione Usa considera il deficit di oltre 100 miliardi di dollari con l'Ue come una questione che non può essere risolta eliminando le tariffe

Trump-Juncker, intesa raggiunta. Verso zero dazi-sussidi-barriere
Jean-Claude Juncker

Trump e Juncker hanno trovato un accordo. All'apice di una guerra commerciale con l'Unione europea, i due leader si sono incontrati il 25 luglio per evitare l’applicazione di dazi pari al 25% sulle auto europee esportate negli Usa. Nel caso invece fossero stati applicati da Washington, Cecilia Malmstrom, commissaria europea per il Commercio, aveva spiegato che l'Ue avrebbe introdotto tariffe sull'import dagli Usa per un valore di 17 miliardi di euro.

Dazi attuali

L'Ue applica una tariffa del 10% sulle importazioni di auto dagli Stati Uniti, mentre gli Usa impongono un dazio del 2,5% su quelle europee. Ma è anche vero che, quando le condizioni furono concordate, gli Stati Uniti ottennero la possibilità di applicare una tariffa del 25% su camion e SUV europei, per proteggere quel comparto statunitense.

Intesa raggiunta

Ma adesso potrebbe, forse, aprirsi una nuova era. "Oggi è un grande giorno, abbiamo lanciato una nuova fase nei rapporti tra Usa ed Europa. L'obiettivo è quello di zero tariffe, zero barriere commerciali non tariffarie e zero sussidi sui beni industriali che non siano auto", ha spiegato Trump a margine dell'incontro. Soddisfatto anche Juncker, che è riuscito a limitare i danni: "Ero venuto qui per trovare un'intesa e l'abbiamo trovata", ha affermato il presidente della Commissione europea. Cosa, invce, non riuscita a Angela Merkel ed Emmanuel Macron.

Ma il problema resta

In ogni caso l'amministrazione Usa considera il deficit di oltre 100 miliardi di dollari con l'Ue come una questione che non può essere risolta semplicemente eliminando le tariffe. E si comprende il motivo. Anche se tutti i dazi su acciaio, alluminio, automobili e prodotti agricoli fossero eliminati, ciò non sarebbe sufficiente per ridurre in modo significativo il disavanzo bilaterale, che risente invece di aspetti macroeconomici ben più profondi.

Finta vittoria per Juncker

È comunque più una vittoria per Trump che per Juncker. Eliminare tutti i dazi, visti i livelli attuali favorevoli all’Ue, significherà penalizzare le imprese europee. Nella fattispecie le case automobilistiche tedesche, probabilmente, il vero obiettivo del presidente Usa. Bruxelles ha solo evitato lo scenario peggiore, quello dei dazi al 25% sulle auto europee.

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