Draghi: “Preferite la pace o il condizionatore acceso? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre”

Il premier: “Ci chiediamo se prezzo del gas può essere scambiato con la pace. Anche senza gas russo coperti fino a ottobre”

“L’embargo del gas non è ancora e non so se sarà mai sul tavolo ma quanto più diventa orrenda la guerra tanto più i paesi alleati in assenza di una diretta partecipazione alla guerra si chiedono cosa può fare questa coalizione per indebolire la Russia e farla smettere e permette a Kiev di sedersi al tavolo della pace”. Lo ha messo in evidenza il presidente del Consiglio Mario Draghi, intervenuto con il ministro dell’Economia Daniele Franco in conferenza stampa dopo l’approvazione del Documento di economia e di finanza da parte del Consiglio dei ministri.

Quanto agli scenari di rischio delineati nel Def in caso di interruzione delle forniture da parte di Mosca, il capo dell’esecutivo ha assicurato: anche senza il gas russo «fino a fine ottobre siamo coperti, le conseguenze non le vedremmo fino all’autunno”.

“L’andamento dei conti l’anno scorso è stato migliore delle attese, anche quest’anno è piuttosto buono”, ha spiegato il ministro dell’economia Daniele Franco. Il governo ha fissato il deficit tendenziale 5,1 e confermato gli obiettivi di finanza pubblica della Nadef del 5,6%. “Una scelta di prudenza”, ha detto Franco che concede comunque un “margine di azione di mezzo punto prodotto”, che verrà usato in una manovra “espansiva per spingere la crescita”. “Il documento – ha poi ricordato il responsabile dell’Economia - è stato approvato in leggero anticipo rispetto alle normali scadenze per essere propedeutico ad altri interventi di politica economica”.

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