
L’accordo sui dazi tra il governo degli Stati Uniti e l’Ue avrà conseguenze significative per l’economia europea. Il Kiel Institute for the World Economy (IfW) ha calcolato gli effetti a breve termine sul prodotto interno lordo (Pil).
Le conseguenze, secondo l’IfW, sono significative: i dazi generali del 15% e i dazi più elevati su acciaio e alluminio si tradurranno in una riduzione dello 0,15% del Pil in Germania entro un anno, pari a circa 6,5 miliardi di euro. Per l’Ue nel suo complesso, la riduzione è dello 0,1%. La Francia se la cava meglio, con lo 0,01%, e l’Italia con lo 0,02%.
Ma, attenzione, i dati sono soggetti a incertezza (avverte l’istituto di ricerca) e sono ancora soggetti a modifiche. E, inoltre, non si può ignorare un altro aspetto (meno economico e più politico): il compromesso commerciale appena raggiunto (da alcuni letto come genuflessione dell’Ue agli Usa) non può essere realmente compreso senza la sua componente taciuta di politica di difesa. Gli stati dell’Ue non vogliono irritare Trump perché temono che potrebbe poi ridurre la presenza militare statunitense in Europa per vendetta.