Pil e demografia, la Cina corre ai ripari e studia la rimozione (totale) del tetto alle nascite entro il 2025

La seconda economia al mondo di fronte al dilemma del (relativo) rallentamento della crescita economica e dell’invecchiamento della popolazione

Pechino studia la rimozione del tetto alle nascite entro il 2025

La Cina prevede un altro allentamento delle restrizioni alle nascite, dopo il recente annuncio sull’innalzamento da 2 a 3 del numero di figli per ogni coppia: preoccupati per il calo della natalità, i cinesi stanno discutendo l’ipotesi di abbandonare ogni limite entro il 2025 ed elaborare piani con politiche di sostegno esplicito al parto, riflettendo l’urgenza di Pechino di fronte alla crescita economica che (in parte) rallenta e all’invecchiamento della popolazione.

Il governo cinese sta così esaminando la possibilità di eliminare del tutto le restrizioni alle nascite entro il 2025, la fine dell’attuale piano economico quinquennale del Partito comunista cinese (Pcc). Il nuovo piano 2026-30, quindi, inizierà probabilmente eliminando il limite nelle province in cui il tasso di natalità è il più basso prima di attuare modifiche su scala nazionale.

Il Pcc ha dichiarato alla fine di maggio che avrebbe consentito a tutte le coppie di avere fino a tre figli, con un annuncio seguito a poche settimane dal settimo censimento decennale dal quale è emerso che la Cina, pur restando la nazione più popolosa del mondo, è all’apice della sua espansione demografica, in vista di una contrazione che i demografi attendono nell’arco di uno o due anni.

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