L’Ue premia 308 scienziati ma solo 15 scelgono l’Italia

L’Italia è seconda per nazionalità dei premiati ma solo settima come Paese di destinazione

Premiati 308 scienziati ma solo 15 scelgono l’Italia

Facciamoci una domanda, e diamoci una risposta. Questa volta a suggerircelo sono le statistiche sui Consolidator Grant diffuse dall’European Research Council (Erc), che premiano gli scienziati con almeno sette anni di lavoro alle spalle. L’Italia che è seconda per nazionalità dei premiati diventa invece settima come luogo di insediamento delle future ricerche.

L’Erc ha stanziato fondi per un totale di 308 ricercatori e ricercatrici in tutta Europa, per un investimento complessivo di 627 milioni di euro. Quanto ai settori di ricerca nei quali si concentreranno le ricerche finanziate 129 riguardano le Scienze fisiche e ingegneria, 90 le Scienze sociali e umanistiche e le restanti 89 le Scienze della vita.

I nodi dell’Italia vengono al pettine quando si passa ad analizzare la nazionalità dei vincitori. In teoria, infatti, siamo secondi con 36 nomi in graduatoria dietro la Germania con 56 ricercatori e i Paesi Bassi con 27. Se, come anticipato, passiamo però ad analizzare l’ubicazione delle istituzioni la geografia cambia. L’Italia, con 15 ricercatori premiati (di cui 14 italiani e un tedesco) scivola al settimo posto. Alle spalle di Germania, Regno Unito, Olanda, Francia, Spagna e Austria.

Con un danno non da poco per il potenziale “indotto” visto che ai 308 Consolidator Grant sono comunque collegati 1.800 posti tra post-doc, PhD e staff vari per gli atenei o i centri di ricerca ospitanti.

quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

In 20 anni il reddito reale è cresciuto ovunque. Con due eccezioni

In 20 anni il reddito reale è cresciuto ovunque. Con due eccezioni: Grecia e Italia

Ue
Economia

“Senza riforme tra 25 anni il Pil dell’Ue sarà uguale a oggi. Non si vive di solo export. In Europa salari troppo bassi”

Secondo l’ex premier Mario Draghi, le politiche che negli ultimi anni, in nome della competitività, hanno tollerato un basso aumento delle retribuzioni e depresso gli investimenti: “Se l’Ue continuerà a registrare il tasso medio di crescita della produttività del lavoro dal 2015, dato l’invecchiamento della nostra società, tra 25 anni l’economia avrà le stesse dimensioni di oggi”. [continua ]

Ue
Economia

Italia, Francia e Germania rallentano: le nuove stime Ue mettono in ombra le grandi economie europee

Bruxelles taglia le previsioni di crescita 2025 e certifica un’Europa a due velocità: Spagna e Polonia in sorpasso [continua ]

Ue
Economia
Salari minimi, la Corte Ue respinge la Danimarca

Salari minimi, la Corte Ue respinge la Danimarca

Ue
Jobs & Skills

93 milioni di persone a rischio povertà nell’Ue. Calabria e Campania tra le più fragili. All’estremo opposto, il record di Bolzano

Secondo Eurostat, oltre un quinto della popolazione dell’Unione europea vive a rischio di povertà o esclusione sociale. All’estremo opposto, il record europeo della Provincia autonoma di Bolzano. [continua ]

Ue
Economia
Draghi: “L’inazione dell’Unione mette a rischio la sua sovranità”

Draghi lancia l’allarme: “L’inazione dell’Ue mette a rischio la sua sovranità”

Ue
Economia
MiaFattura - la più semplice App di fatturazione
www.quotedbusiness.com