Tronchetti Provera: “Con la crisi energetica a rischio in Europa welfare e democrazia”

Il vicepresidente esecutivo e ad di Pirelli lancia l’allarme: “Se non c’è un’immediata reazione alla crisi energetica, butteremo via quel che in Europa si è costruito negli ultimi decenni. Oggi pensiamo all’energia, ma il problema si pone anche per il nichel, le terre rare, per il litio e per tutte le componenti essenziali alla transizione digitale ed ecologica del continente”.

Tronchetti Provera: “A rischio welfare e democrazia”
Marco Tronchetti Provera

“Se l’Europa perde la sua competitività economica, mette a rischio il suo modello di welfare. E la storia insegna che questo spesso significa mettere a rischio la democrazia”. Marco Tronchetti Provera, vicepresidente esecutivo e ad di Pirelli, presidente di Marco Tronchetti Provera & C.

Il primo problema è ovviamente quello delle bollette, dell’energia: stanno facendo perdere competitività alle aziende europee rispetto ai nostri competitor – spiega Tronchetti Provera -. Ormai è emergenza. È questione di settimane. Stiamo perdendo contratti. Se non c’è un’immediata reazione alla crisi energetica, se non predisponiamo tutti gli strumenti per evitare future tensioni, butteremo via quel che in Europa si è costruito negli ultimi decenni”.

In realtà – aggiunge il Ceo di Pirelli - “proprio come è stato per la pandemia, anche la crisi energetica potrebbe rivelarsi una grande opportunità. Per aprire gli occhi e mettere in moto la volontà politica. Gli strumenti ci sono. Penso al Sure, al Next Generation Eu o al fondo Ipcei, che finanzia i progetti di comune interesse europeo. Serve una strategia sul breve periodo. E una sul medio.”

Tronchetti Provera sembra poi aprire alla Cina, pur senza mai citarla. “È oggettivo che siamo in concorrenza con gli altri player globali. Questa è una crisi asimmetrica, non sono stati colpiti né gli Stati Uniti né l’Asia, è colpita l’Europa. Ovviamente dobbiamo continuare a condividere con i nostri storici alleati i comuni valori occidentali. Ma in modo pragmatico. Non c’è nulla di scandaloso nel tutelare i propri interessi economici. È scandaloso non farlo. La priorità è la difesa degli interessi. Perché solo questa difesa consente di mantenere la continuità della democrazia”.

Dopotutto – evidenzia Tronchetti Provera - “la forza dell’Europa è proprio questa: un mercato che è il più grande e il più ricco del mondo e un continente che ha la più grande protezione sociale. Eppure rischiamo di perdere tutto, incluso il nostro modello di democrazia che è fondamentale anche per gli equilibri geopolitici. È l’inizio di un possibile cambio di modello dell’Europa che porterebbe alla decadenza”.

Infine, un avvertimento. “Siamo una regione che trasforma, non abbiamo materie prime – ricorda l’ad di Pirelli -. Oggi pensiamo all’energia, ma il problema si pone anche per il nichel, le terre rare, per il litio e per tutte le componenti essenziali alla transizione digitale ed ecologica del continente. Ecco, impariamo la lezione e cominciamo a prepararci. Se ciascun Paese giocherà le sue partite da solo, sarà alla fine un gioco perdente per tutti. Perché la forza, torno a ripeterlo, è il mercato comune europeo”.

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