Gas e immigrati. L’Italia può davvero diventare un hub energetico per l’Europa?

Eni ha firmato uno storico accordo sul gas in Libia da 8 miliardi di dollari e il governo italiano si è impegnato a potenziare la Guardia costiera libica. Ma le intese sono state siglate con un governo transitorio (in un paese ancora profondamente instabile)

Gas e immigrati. L’Italia può davvero diventare un hub energetico per l’Ue?

Eni ha firmato un importante accordo con la compagnia statale Noc per la produzione di gas in Libia. L’intesa consentirà di avviare lo sviluppo di un progetto strategico volto ad aumentare la produzione di gas per rifornire il mercato interno libico, oltre a garantire l’esportazione di volumi in Europa. L’accordo è stato firmato alla presenza del presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e del primo ministro del Governo di unità nazionale libico, Abdul Hamid Al-Dbeibah.

Il progetto include due giacimenti a gas, denominati rispettivamente ‘Stuttura A’ e ‘Struttura E’, situati nell’area contrattuale D, al largo della Libia. La produzione di gas inizierà nel 2026 e raggiungerà un plateau di 750 milioni di piedi cubi di gas standard al giorno. È prevista anche la costruzione di un impianto di cattura e stoccaggio di anidride carbonica a Mellitah allo scopo di ridurre l’impronta carbonica complessiva. L’investimento totale è stimato in 8 miliardi di dollari.

Delle intese, una sottoscritta da Eni* (che è in Libia dal 1959) e Noc riguarda (come detto) investimenti ed esplorazione nel gas, e l’altra il potenziamento della Guardia costiera al fine di ridurre il flusso di migranti che partono dal paese nordafricano. C’è un aspetto che, tuttavia, getta un velo di incertezza sugli accordi raggiunti: sono stati siglati con un governo transitorio, in un paese ancora lontano da una qualche forma di stabilità interna e che vede la presenza ingombrante di altri paesi, tra i quali la Russia. Fatti che complicano il progetto del governo italiano di diventare un hub energetico per l’Europa.

*Nel 2022 Eni ha prodotto in Libia 9,3 miliardi di metri cubi di gas. Di questi, 2,5 miliardi di metri cubi di gas, ovvero poco meno di un terzo, è arrivato in Italia attraverso il gasdotto Greenstream, mentre 6,8 miliardi di metri cubi sono stati destinati al mercato domestico, per la generazione di elettricità.

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