
Due sabotaggi in meno di un giorno. A ventiquattro ore scarse dall’attacco alla Family, l’ammiraglia della delegazione spagnola della Global Sumud Flotilla, su cui viaggiavano diversi membri del comitato organizzatore, fra cui Greta Thunberg, Yasemin Acar e Thiago Avila, un’altra barca della missione navale umanitaria che punta a raggiungere Gaza è stata colpita con un ordigno incendiario.
Si tratta della Alma, imbarcazione di trentatré metri con bandiera britannica, con a bordo equipaggio internazionale. Come l’ammiraglia, era alla fonda di fronte al porto di Sidi Bou Said, in attesa delle condizioni meteo e logistiche ottimali per incrociare la delegazione italiana, che in Sicilia attende il via libera per levare l’ancora, convergere con le delegazioni spagnole e tunisine e insieme far rotta verso Gaza.
“Ancora una volta è stato un drone a entrare in azione. Il ponte superiore è stato danneggiato dalle fiamme”, denunciano gli equipaggi. “L’incendio è stato domato rapidamente e a bordo stanno tutti bene”, spiegano dalla Global Sumud Flotilla. Sollevati, perché l’ennesimo attacco non ha causato feriti.