Orrore a Bucha: centinaia di morti, fosse comuni, torture, deportazioni, accuse di genocidio. Ma Mosca nega

Ogni possibilità di trovare un compromesso tra Russia e Ucraina sembra svanire nella domenica più nera dall’inizio del conflitto. Verso lo stop totale all’import di gas e petrolio dalla Russia.

Orrore a Bucha. Ma Mosca nega
Bucha

Dopo l’orrore dei civili torturati e giustiziati a Bucha, a nord ovest di Kiev (nella regione della capitale), l’Ue prepara nuove sanzioni contro la Russia e nuovi sostegni all’Ucraina, dice il presidente del Consiglio europeo Charles Michel.

Il segretario dell’Onu: “Essenziale un’indagine indipendente”

Antonio Guterres si è detto “profondamente scioccato dalle immagini dei civili uccisi a Bucha, in Ucraina. È essenziale che un’indagine indipendente porti a una responsabilità effettiva per l’accaduto”.

Scholz preannuncia nuove sanzioni contro la Russia

Il cancelliere tedesco ha preannunciato che gli alleati occidentali concorderanno nuove sanzioni contro la Russia dopo i “crimini di guerra” e le atrocità commessi dalle truppe russe a Bucha. E Berlino promette di inviare altre armi in Ucraina.

Onu: “Seri interrogativi su possibili crimini di guerra”

I cadaveri scoperti a Bucha, in Ucraina, “sollevano seri interrogativi su possibili crimini di guerra”. Lo fa sapere l’Onu, commentando la denuncia di fosse comuni nella località alle porte di Kiev tornata sotto il controllo delle forze ucraine.

Kiev: la Russia ha deportato 40.000 persone da Mariupol

L'esercito russo ha trasferito con la forza 40.000 residenti della città costiera di Mariupol nei territori sotto il suo controllo. Lo riferiscono fonti ucraine citate dall’agenzia Ukrinform che ha citato la commissaria per i diritti umani Liudmyla Denisova che ha fornito le cifre attraverso il suo canale Telegram. Denisova ha anche denunciato che l'esercito russo ha trasferito con la forza 17 bambini da un ospedale nella città assediata, separandoli dai loro genitori, rimasti a Mariupol e successivamente evacuati a Zaporizhia, sotto il controllo ucraino.

Mosca: “Non abbiamo ucciso civili a Bucha”

La Russia ha respinto le accuse di aver ucciso civili a Bucha, la cittadina del nord-ovest della capitale ucraina. Lo ha detto il ministero della Difesa, secondo quanto riporta la Tass, bollando le foto ed i video sui morti di Bucha come fake prodotti da Kiev e dai media occidentali. Mosca ha aggiunto che la cittadina è stata bombardata dagli ucraini quando era ancora controllata dai russi.

Draghi: “La Russia dovrà rendere conto di quanto accaduto”

“Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini.” È quanto dice il presidente del consiglio italiano.

Zelensky: “Russia responsabile di un genocidio”

Il presidente ucraino ha accusato la Russia di essere responsabile di un "genocidio" in Ucraina per eliminare "l'intera nazione", dopo il ritrovamento di fosse comuni a Bucha. “In Ucraina abbiamo cittadini di più di 100 nazionalità. Si tratta della distruzione e dello sterminio di tutte queste nazionalità”, ha detto in un’intervista alla Tv americana Cbs.

Letta: “Embargo completo dalla Russia di gas e petrolio”

“Quante Bucha devono esserci prima di passare a un embargo completo su petrolio e gas dalla Russia? Il tempo è finito". Lo scrive sui social il segretario del Pd, Enrico Letta.

Cremlino: pagamenti in rubli per altri beni oltre al gas. Ma poi aggiunge: “Prima o poi dovremo dialogare con l’Occidente”

La Russia chiederà pagamenti in rubli anche per le forniture di altri beni, oltre al gas. Lo ha annunciato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l'agenzia Ria Novosti. In un’intervista al canale televisivo Russia-1 Peskov ha poi aggiunto: “Non ci può essere nessun vuoto completo o isolamento per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa. E la Russia stessa è molto più grande dell’Europa. Eppure prima o poi dovremo stabilire un dialogo, che qualcuno all’estero lo voglia o no”.

Il governo della Lituania: “Stop alle importazioni di gas russo. Siamo i primi nell’Ue”

Il ministero dell'energia della Lituania ha annunciato che il paese sta operando senza importazioni di gas russo dall'inizio del mese con l'intenzione di raggiungere la "piena indipendenza energetica" dalla Russia in risposta al "ricatto energetico russo" e all'invasione dell'Ucraina. Questo è stato confermato dai dati dell'operatore del sistema di trasmissione del gas lituano Amber Grid, che mostra che il 2 aprile l'importazione di gas russo per i bisogni della Lituania attraverso l'interconnessione lituano-bielorussa era pari a zero megawatt (MWh), ha detto il ministero in un comunicato. "Siamo il primo paese dell'Ue a diventare indipendente dalle forniture di gas russo, e questo è il risultato di un processo coerente di diversi anni di politiche energetiche e decisioni tempestive sulle infrastrutture", ha detto il ministro dell'energia lituano Dainius Kreivys.

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