Angela Merkel cambia strategia. Rinuncia alla Bce e ora punta alla Commissione europea

La cancelliera aumenta la posta in gioco. Secondo fonti governative potrebbe rinunciare alla Bce e puntare alla più prestigiosa presidenza della Commissione europea

Angela Merkel cambia la sua strategia europea
Peter Altmaier, ministro dell'Economia. Sarà lui il prossimo presidente della Commissione europea?

Il futuro di Jens Weidmann potrebbe non essere più così scontato: il posto a lui promesso di presidente della Banca centrale europea, in sostituzione di Mario Draghi che lascerà il suo incarico ad ottobre 2019, potrebbe essere barattato per ottenere una posizione ancora più autorevole. E il governatore della Banca centrale tedesca diventerebbe così, nella scacchiera europea, una pedina nelle mani di Angela Merkel.

Secondo fonti governative, la cancelliera starebbe infatti valutando la possibilità di occupare con un nome tedesco il ruolo di presidenza della Commissione europea. Cosa che garantirebbe alla Germania un potere ancora maggiore, come dimostra il recente accordo commerciale siglato tra l'attuale presidente della commissione, Jean-Claude Juncker, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Entrambe le posizioni, oltre a quella di presidente del Consiglio europeo, sono infatti in gioco per il prossimo anno e dovranno essere spartite tra i membri dell’Unione.

La Germania non ha mai detenuto il ruolo di presidente della Bce e la sua unica esperienza in qualità di presidente della Commissione europea risale agli anni '50. Potrebbe quindi essere giunto il momento per Berlino di rivendicare la propria forza.

Quali i candidati possibili per il lavoro di commissione? La scelta potrebbe ricadere sul bavarese Manfred Weber, leader del gruppo conservatore al Parlamento europeo, o su Ursula von der Leyen, ministro della Difesa. Ma il candidato numero uno sembrerebbe essere, secondo le stesse fonti, Peter Altmaier, confidente di lunga data della cancelliera e ministro dell’Economia, il quale non ha mai nascosto le proprie aspirazioni internazionali.

Dall’altro lato della scacchiera c’è però la Francia, che attualmente non detiene alcuna pedina importante ma che è dotata di una considerevole autostima. Per Macron, tuttavia, sarà difficile esercitare la propria influenza nella nomina del presidente della commissione, visto che il suo movimento "En marche" non appartiene a nessuno dei blocchi esistenti nel Parlamento europeo. Potrebbe, quindi, accontentarsi della seconda carica. Pronti ad assumere il ruolo di presidente della Bce ci sarebbero infatti François Villeroy de Galhau, presidente della Banca centrale francese, e Benoît Coeuré, attualmente membro del consiglio esecutivo della stessa banca con sede a Francoforte. Oltre a Christine Lagarde, ex ministro delle finanze francese e attuale direttore del Fondo monetario internazionale.

Nell’intricata partita a scacchi giocata con l’Europa la signora Merkel potrebbe aver cambiato tattica. E aver fatto scacco matto.

Fonte
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