Dal summit Ue un'unica certezza: c'è massima incertezza sull'erede di Juncker

“Ci vorrà molto tempo”. E' l'ammissione della Merkel che si è vista bocciare lo spitzenkandidat. Salgono le quotazioni di altri big. Crocevia delle scelte, non più Berlino, ma Parigi

Dal summit un'unica certezza: c'è massima incertezza sull'erede di Juncker
Il candidato del Ppe, Manfred Weber

Sembrava che la Francia, spaccata dal voto europeo quasi esattamente a metà tra lepenisti e macroniani, dovesse recitare la parte del terminale debole nel tradizionale asse Parigi-Berlino che detta le regole nell'Unione. E invece non sta andando affatto così. Anzi, proprio al contrario. L'esito del summit  informale di ieri ne è stata la prima plastica prova. Lo racconta, con sorpresa, la stessa stampa francese.

Manfred Weber, entrato papa al conclave di Bruxelles, ne è uscito, e forse per sempre, semplice cardinale. Il candidato del PPE, la famiglia europea rimasta maggioritaria nonostante le ammaccature infertegli dalle  elezioni del 26 maggio, aveva anche l'appoggio della Merkel e si sentiva quindi le (due) carte in regola per aspirare alla poltrona più alta di Palazzo Berlaymont. E invece ha subito lo stop di Macron.

Il quale ha capito di poter dare le carte più che mai, visto che è il contributore più pesante tra i liberali dell'ALDE, gruppo diventato fondamentale per la costruzione di una maggioranza nell'europarlamento. E quindi salgono le chance proprio dei nomi a lui più graditi. La gran parte dei giornali attribuisce a Margrethe Vestager la posizione numero uno, ma l'attuale commissaria alla concorrenza, liberale sì, ma danese, è solo il secondo nome nella lista dell'Eliseo.

La prima scelta è proprio un francese, Michel Barnier, il capo negoziatore UE per la Brexit. Tra i nomi che la Francia potrebbe appoggiare, a quel punto proprio manifestamente in chiave antitedesca, lo spitzenkandidat del gruppo S & D, Frans Timmermans. Nessuno lo dice apertamente a Roma, ma potrebbe essere proprio la soluzione meno indigesta anche per Di Maio e Salvini. E come mai, visto che fa parte dell'odiatissima famiglia socialista? Perché Timmermans possiede una caratteristica cara ai sovranisti di Palazzo Chigi: parla uno splendido italiano. Potrebbe essere la foglia di fico dietro cui coprire quello che sempre ieri a Bruxelles, è sembrato essere un sostanziale isolamento dell'Italia dai giochi per la nomina del capo della commissione e delle altre figure chiave dell'architettura istituzionale europea.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Via libera finale dell'Eurocamera al Patto di (in)stabilità

Via libera finale dell'Eurocamera al Patto di (in)stabilità

Ue
Strategie & Regole

Lobbisti a Bruxelles tra il registro per la trasparenza dell’Ue e la tigre di carta

Secondo una relazione della Corte dei conti europea, le attività di lobbying sui legislatori Ue sfuggono ancora ai controlli. Il registro per la trasparenza dell’Unione, che fornisce informazioni su chi pratica attività di lobbying presso la Commissione, il Parlamento e il Consiglio, informa i cittadini in merito alla potenziale influenza dei lobbisti, ma risente di debolezze e lacune informative. [continua ]

Ue
Strategie & Regole
PNRR, l’Italia ha speso il 22 per cento dei fondi ricevuti

PNRR, l’Italia ha speso il 22 per cento dei fondi ricevuti

Ue
Strategie & Regole
quoted business

Enrico Letta: “L’Europa è debole”

Soldi in comune su energia, difesa e Tlc: il piano Letta per l’Ue del futuro. L’ex premier italiano presenta alla Commissione Ue il suo rapporto sul mercato unico. In un mondo segnato dalla crescita prepotente di Cina e Usa, non basta più la “mera convergenza delle legislazioni nazionali”. E aggiunge: “È una vergogna che l’Europa importi l’80% delle armi”. [continua ]

Ue
Strategie & Regole
Competitività, Draghi: “C’è bisogno di un cambiamento radicale”

Competitività, Draghi: “C’è bisogno di un cambiamento radicale nell’Ue”

Ue
Strategie & Regole
Bruxelles punta ad adottare lo scudo anti-missili di Israele

L’Europa punta ad adottare lo scudo anti-missili di Israele

Ue
Strategie & Regole

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com