Altro che “hard Brexit”. Raggiunto all’alba un accordo soft

Ora si può passare alla seconda fase. Prima il vertice UE a 27 del 15 dicembre deve, però, dare il via libera all’intesa. Il costo si aggira intorno ai 40 miliardi di sterline. Farage: “Serve solo a salvare la poltrona della May”

Altro che “hard Brexit”. Raggiunto all’alba un accordo soft

Raggiunto l’accordo sulla Brexit. A renderlo noto è stato il Presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, dopo l'incontro con la Premier britannica, Theresa May, a Bruxelles: "E' stato un negoziato difficile, ma ora abbiamo una prima svolta, sono soddisfatto dell'accordo equo che abbiamo raggiunto. Ci stiamo tutti muovendo verso la seconda fase sulla base di una fiducia rinnovata". Anche la May è apparsa soddisfatta: "Abbiamo lavorato duro. Non è stato facile per entrambe le parti". Ma non tutti sono d’accordo. "Questa non è la Brexit. L'intesa serve solo a salvare la poltrona di Theresa May. E di fatto rinvia la Brexit a dopo il 2021", ha commentato Nigel Farage.

Ad ogni modo spetterà al vertice dell’UE a 27 del 15 dicembre mettere il sigillo sull’intesa e dare il via libera alla seconda fase del processo.

Ecco i punti principali.

1) Cittadini dell'UE in Gran Bretagna e viceversa

Ai 3 milioni di cittadini dell'UE che vivono nel Regno Unito si applicheranno diritto e corti britanniche. Mantengono, quindi, gli stessi diritti pre-Brexit. E viceversa per i cittadini britannici nell’UE.

2) Confine irlandese

Non ci sarà una nuova barriera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord, fatto salvo che tutta la Gran Bretagna lascerà l’unione doganale.

3) Il conto da pagare

Non è stato reso pubblico il conto che la Gran Bretagna dovrà pagare per uscire dall’UE, ma dovrebbe comunque aggirarsi intorno ai 35-40 miliardi di sterline. Inoltre, l’esecutivo britannico continuerà a contribuire al bilancio UE fino al 2020 come stabilito precedentemente al referendum, così come si farà carico dei contributi pensionistici dei dipendenti britannici nelle Istituzioni europee.

4) Altri punti

Le due parti hanno convenuto che sarebbe necessaria una cooperazione in materia di regolamentazione nucleare, polizia e sicurezza.

È stata, infine, raggiunta un’intesa per garantire la disponibilità dei prodotti sul mercato prima dell’uscita ufficiale e per ridurre al minimo le interruzioni per le imprese e i consumatori.

quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Ci voleva il Parlamento europeo per mettere d’accordo ...9
quoted business

Ci voleva il Parlamento europeo per mettere d’accordo gli eurodeputati italiani

Ue
Strategie & Regole
Via libera finale dell'Eurocamera al Patto di (in)stabilità

Via libera finale dell'Eurocamera al Patto di (in)stabilità

Ue
Strategie & Regole

Lobbisti a Bruxelles tra il registro per la trasparenza dell’Ue e la tigre di carta

Secondo una relazione della Corte dei conti europea, le attività di lobbying sui legislatori Ue sfuggono ancora ai controlli. Il registro per la trasparenza dell’Unione, che fornisce informazioni su chi pratica attività di lobbying presso la Commissione, il Parlamento e il Consiglio, informa i cittadini in merito alla potenziale influenza dei lobbisti, ma risente di debolezze e lacune informative. [continua ]

Ue
Strategie & Regole
PNRR, l’Italia ha speso il 22 per cento dei fondi ricevuti

PNRR, l’Italia ha speso il 22 per cento dei fondi ricevuti

Ue
Strategie & Regole
quoted business

Enrico Letta: “L’Europa è debole”

Soldi in comune su energia, difesa e Tlc: il piano Letta per l’Ue del futuro. L’ex premier italiano presenta alla Commissione Ue il suo rapporto sul mercato unico. In un mondo segnato dalla crescita prepotente di Cina e Usa, non basta più la “mera convergenza delle legislazioni nazionali”. E aggiunge: “È una vergogna che l’Europa importi l’80% delle armi”. [continua ]

Ue
Strategie & Regole
Competitività, Draghi: “C’è bisogno di un cambiamento radicale”

Competitività, Draghi: “C’è bisogno di un cambiamento radicale nell’Ue”

Ue
Strategie & Regole

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com