L’Ue vara il quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Germania sempre più isolata

Non solo carbone e stop alle navi: cosa prevede il nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia

Bruxelles, quinto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Germania isolata

In risposta alle atrocità di Bucha, la Commissione Europea intende proporre agli Stati membri dell’Ue il quinto pacchetto di sanzioni alla Russia da cui sono, tuttavia, ancora esclusi gas e petrolio. Al centro della nuova iniziativa di Bruxelles c’è lo stop a un’altra fonte di energia da cui l’Unione dipende: il carbone, proveniente dalla Russia per la metà circa del fabbisogno europeo.

Al contempo, benché ancora escluso, l’embargo del petrolio russo si fa meno improbabile. La Francia, che puntando da lungo tempo sul nucleare risulta meno dipendente da Mosca dal punto di vista energetico, si è aggiunta alla non breve lista di membri Ue favorevoli. La Germania resta sempre più sola e prova a guadagnare tempo promettendo di fare a meno dell’oro nero della Russia entro fine anno.

Resta invece del tutto improbabile l’embargo sul gas. Lo ha spiegato il presidente della Repubblica Federale Germania Frank-Walter Steinmeier: Nord Stream 2 è stato un errore, puntavamo a un ponte in cui Mosca non credeva più, ma rinunciare al gas ora farebbe più male a noi che ai russi.

Steinmeier è stato molto criticato per queste parole. Eppure sono dolorosamente ineccepibili. Berlino non può rinunciare rapidamente al gas della Russia: la sua industria si fermerebbe. La prima economia europea ha bisogno di più tempo per sganciarsi dalla Federazione.

In concreto, il quinto pacchetto di sanzioni che prevede, in particolare, l’embargo dell’importazione del carbone russo e il divieto d’accesso nell’Ue per le navi e i tir della Russia e della Bielorussia. Non solo: viene estesa la lista del divieto delle esportazioni per un totale di 10 miliardi di euro e delle importazioni per 5,5 miliardi.

Le nuove sanzioni si reggono su sei pilastri.

1 Divieto di importazione di carbone dalla Russia, che vale 4 miliardi di euro all'anno.

2 Divieto totale di transazione su quattro importanti banche russe, che rappresentano il 23% della quota di mercato nel settore bancario russo.

3 Divieto alle navi russe e alle navi operate dalla Russia di accedere ai porti dell’Ue con alcuni esenzioni che riguarderanno elementi essenziali come i prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e l’energia.

4 Ulteriori divieti all’esportazione mirati, del valore di 10 miliardi di euro, nelle aree in cui la Russia è vulnerabile. Tra questi, computer quantistici e semiconduttori avanzati ma anche macchinari e mezzi di trasporto delicati.

5 Nuovi divieti di importazione specifici, del valore di 5,5 miliardi di euro, per tagliare il flusso di denaro della Russia e dei suoi oligarchi, su prodotti dal legno al cemento, dai frutti di mare ai liquori.

6 Divieto generale dell’Ue sulla partecipazione delle società russe agli appalti pubblici negli Stati membri; l'esclusione di qualsiasi sostegno finanziario, sia esso europeo o nazionale, agli enti pubblici russi.

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