Cyber-attacco al Parlamento norvegese: “È stata la Russia”

Il cyber-attacco di agosto ai deputati e agli impiegati del Parlamento norvegese “è stata opera della Russia”. Lo sostiene la ministra degli Esteri norvegese Ine Marie Eriksen Søreide. L’accusa al Cremlino arriva da un membro della Nato che con Mosca condivide i confini artici. Il primo settembre Oslo ha reso pubblico di aver subito un attacco informatico, avvenuto la settimana precedente. Gli account di posta elettronica di mezzo Parlamento norvegese erano stati hackerati.

Cyber-attacco al Parlamento: “È stata la Russia”

“Questo è un incidente molto grave, che riguarda la nostra più importante istituzione democratica”, ha detto la ministra. È la prima volta che Oslo afferma pubblicamente che la Russia è responsabile di un’ingerenza, anche se l’intelligence norvegese (Nis) aveva in precedenza lanciato un’allerta contro le operazioni russe che cercano di alimentare la discordia tra la Norvegia settentrionale e Oslo.

Un importante porto norvegese sull’Artico, Tromsø, recentemente è stato ampliato per poter accogliere i sottomarini nucleari Usa e dare loro la possibilità di tenere d’occhio la flotta russa del Nord Atlantico. Un segnale a Mosca della presenza statunitense nella regione.

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