Portogallo sotto attacco: l’industria dell’olio d’oliva sta devastando l’Alentejo

La monocoltura intensiva dell’olivo alimentata dal più grande lago artificiale d’Europa sta trasformando il paesaggio, minacciando biodiversità, risorse idriche e comunità locali. Cresce la rabbia: “È un ecocidio”

L’industria dell’olio d’oliva sta devastando l’Alentejo

Negli ultimi dieci anni, l’Alentejo – una delle regioni più povere e aride del Portogallo – è diventato il cuore pulsante dell’olio d’oliva europeo. Ma il prezzo è altissimo: monocolture superintensive, con oltre 2.500 piante per ettaro, stanno cancellando paesaggi storici e biodiversità.

Ambiente sotto assedio

Le nuove piantagioni cancellano le colture esistenti, devastano gli habitat naturali e impongono l’uso massiccio di fitofarmaci e sostanze chimiche che finiscono nelle falde e nei villaggi vicini. Il risultato? Una popolazione sempre più esposta a inquinamento, siccità e eventi estremi.

Il bacino di Alqueva: da opportunità a privilegio

L’acqua che alimenta questo sistema arriva dal bacino di Alqueva, il più grande lago artificiale dell’Europa occidentale, finanziato con soldi pubblici per stimolare l’economia locale. Ma l’80% dell’acqua viene oggi usata da grandi imprese agroindustriali, non dalle comunità.

I conti non tornano: più olio, meno abitanti

La promessa era frenare lo spopolamento. Ma tra il 2011 e il 2021 l’Alentejo ha perso 41.000 abitanti. Intanto, secondo Agrogés, il cambiamento climatico aumenterà la domanda d’acqua per gli uliveti fino al 21%, mentre le riserve del bacino caleranno fino al 10% entro il 2050.

Fango e allarmi: il caso Ervidel

Nel gennaio 2025, nel villaggio di Ervidel, una piena di fango proveniente da un nuovo uliveto superintensivo ha invaso case e strade dopo un forte temporale. La piantagione era a meno di 20 metri dalle abitazioni. Le “buone pratiche” non bastano più: i sindaci chiedono regole vincolanti e distanze minime obbligatorie.

Un modello insostenibile

Tra monoculture invasive, sfruttamento delle risorse idriche e spopolamento, il modello dell’oliveto intensivo in Alentejo rischia di trasformarsi da eccellenza agricola in disastro ambientale e sociale. Le comunità locali chiedono più tutele, trasparenza e un’agricoltura più giusta e sostenibile.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com