
L’industria ha bisogno di manodopera e, in un contesto di calo demografico e invecchiamento della popolazione, non può fare a meno dell’immigrazione. Per questo, gli industriali italiani sono tornati a chiedere nei giorni scorsi l’apertura di canali d’ingresso legali, di fatto chiusi da dieci anni.
Dal 2010 al 2018 i residenti italiani sono passati da 56.056.125 a 55.104.043, con un calo di 952.082 unità. La diminuzione di popolazione è stata attenuata grazie all’aumento, da 4.570.317 a 5.255.503, dei residenti di altra nazionalità. Complessivamente, si sono comunque perse 266.896 unità.
Nello stesso periodo, i richiedenti asilo che hanno visto respinta la loro domanda sono stati 223.579 (l’80% dei quali al di sotto dei 35 anni). Se lo Stato italiano avesse accordato loro un permesso di soggiorno, oggi soffriremmo di una perdita di popolazione di sole 43mila unità.





.jpg?box=317x238c)



