“Nei concorsi universitari si sa già chi vince”: l’accusa di Crisanti infiamma il web

Il j’accuse del microbiologo e senatore Pd diventa virale: oltre 3 milioni di visualizzazioni. “Sistema bloccato, carriere chiuse e università italiane fuori dall’élite mondiale”

“Nei concorsi universitari si sa già chi vince”: l’accusa di Crisanti

“In quarant’anni di carriera non sono a conoscenza di un singolo concorso di cui non si sapesse in anticipo il vincitore”. Bastano poche parole, pronunciate con tono fermo, per accendere un incendio nel dibattito pubblico. Il video pubblicato su Instagram da Andrea Crisanti, microbiologo di fama internazionale, docente all’Università di Padova e all’Imperial College di Londra, oggi senatore del Partito Democratico, è diventato virale, superando i tre milioni di visualizzazioni in poche ore.

Un atto d’accusa contro il sistema universitario

Il bersaglio è l’intero sistema accademico italiano, accusato di essere chiuso, autoreferenziale e impermeabile al merito. Secondo Crisanti, i concorsi universitari sarebbero spesso formalità, con esiti noti ben prima delle selezioni ufficiali. Un meccanismo che soffoca la competizione e scoraggia i talenti, soprattutto quelli più giovani.

Il nodo della “carriera interna”

A supporto della sua tesi, Crisanti cita un dato che pesa come un macigno: l’80% del personale docente universitario in Italia ha svolto l’intera carriera nella stessa università, dalla laurea al dottorato, fino alla docenza. Un valore nettamente superiore alla media europea (55%) e ancora più distante dal modello britannico (35%), dove la mobilità accademica è considerata un requisito di qualità.

Il confronto internazionale che umilia l’Italia

Il risultato, secondo il senatore, è sotto gli occhi di tutti: tra le prime 100 università del mondo non compare neppure un ateneo italiano. La classifica è dominata dagli Stati Uniti (40 università), seguiti dal Regno Unito (10), Germania (7) e Francia (5). Un dato che fotografa una perdita di competitività strutturale, non episodica.

Merito, mobilità e futuro della ricerca

Il messaggio di Crisanti va oltre la denuncia: è un appello implicito a ripensare le regole del reclutamento, incentivare la mobilità, spezzare le catene dell’endogamia accademica. Senza riforme profonde, avverte, l’università italiana rischia di restare ai margini della ricerca globale, mentre i migliori cervelli continueranno a cercare spazio all’estero.

quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto
MiaFattura - la più semplice App di fatturazione
www.quotedbusiness.com