
Il cuore dell’economia tedesca trema: il comparto automobilistico ha perso 51.500 posti di lavoro in dodici mesi, pari al 6,7% dell’intera forza lavoro del settore. A rivelarlo è uno studio di EY, basato sui dati ufficiali dell’istituto di statistica federale.
Cina e Stati Uniti, mercati sempre più ostili
Il crollo delle esportazioni pesa come un macigno. Le vendite verso gli Stati Uniti, primo mercato per la Germania, sono diminuite del 10% dopo l’introduzione di nuovi dazi voluti da Trump. Ancora peggiore il quadro in Cina, scivolata dal secondo al sesto posto come sbocco commerciale: le esportazioni tedesche sono crollate del 14% su base annua, travolte dalla concorrenza dei marchi locali di auto elettriche.
I big dell’auto corrono ai ripari
Colossi come Mercedes, Volkswagen, Audi, Porsche, Bosch e Continental hanno già varato piani di risparmio e riduzione dei costi. E i tagli colpiscono soprattutto gli stabilimenti tedeschi, in cui sono concentrati ricerca, sviluppo e management.
Futuro incerto
Secondo EY, il trend negativo non si fermerà presto. Dopo anni di piena occupazione, la Germania si prepara a una fase di disoccupazione crescente anche tra i profili altamente qualificati.