Cingolani: “Nucleare? Oggi non potremmo farlo”

Il ministro della Transizione ecologica stoppa Salvini: “Il referendum dice no alle vecchie tecnologie. E le nuove ancora non ci sono”. Sulle energie alternative dice: “La cosa più importante è accelerare sull’installazione di rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas”. E sul costo delle bollette: “Va riscritto il metodo di calcolo”.

Cingolani: “Nucleare? Oggi non potremmo farlo”

“Oggi non potremmo fare nulla di nucleare, perché abbiamo un referendum che dice no alle vecchie tecnologie, e quelle nuove al momento non ci sono ancora”. Lo ha detto a Radio anch’io il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani tornando così su un tema, quello del nucleare, che sta tornando a dividere la maggioranza.

Il leader della Lega ha dichiarato, infatti, nei giorni scorsi, che vedrebbe di buon occhio anche una centrale in Lombardia. Ma a stoppare Matteo Salvini ci ha pensato Cingolani: “Non ho cambiato idea. Io ho raccontato che oggi ci sono 4 paesi che stanno studiando sorgenti di energia alternative, i reattori di 4° generazione. Ho detto che queste fonti non sono mature, che probabilmente nel prossimo decennio capiremo se sono convenienti e sicure. Qualora questo fosse verificato, sarebbe importante capire se possono essere usate.”

Per quanto riguarda invece le energie alternative, Cingolani ha spiegato: “La cosa più importante è accelerare sull’installazione di rinnovabili, così ci sganciamo più rapidamente possibile dal costo del gas”. E sull’oro blu che è tra le principali cause dell’aumento del costo dell’energia il ministro ha osservato: “Ora c’è da mitigare l’aumento del trimestre, che c’è in tutto il mondo, e all’80% dipende dall’aumento del gas. Poi c’è da mettere in piedi un intervento più strutturale. Bisogna ragionare su come è costruita una bolletta, va riscritto il metodo di calcolo. Lo stiamo facendo in queste ore.”

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