
Nonostante tre anni di restrizioni occidentali, la Russia rimane il principale esportatore di energia a livello globale. Petrolio e gas continuano a garantire a Mosca entrate record, ridisegnando però le rotte commerciali e le relazioni geopolitiche.
Petrolio: l’Asia traina l’export
Dal 2021 al 2024 le esportazioni di greggio verso India e Cina sono esplose: l’India è passata da 100.000 a 1,9 milioni di barili al giorno, mentre la Cina da 1,7 a 2,5 milioni (dati Nomisma). Due mercati che compensano ampiamente il crollo della domanda europea.
Europa in fuga, ma Mosca trova alternative
Se nel 2021 l’Europa assorbiva 4,3 milioni di barili al giorno, nel 2024 il flusso è sceso a 1,3 milioni. Un calo drastico, ma non sufficiente a ridimensionare il peso globale della Federazione russa, che ha trovato sbocchi rapidamente altrove.
Export complessivo in calo, ma leadership intatta
Il totale delle esportazioni di petrolio russe è passato da 8,1 (2021) a 6,9 (2024) milioni di barili al giorno (2024).