Il mercato del petrolio è sovraffollato. L'Opec si prepara a tagliare la produzione

Il mercato del petrolio è sovraffollato

Anche per il petrolio, il 23 novembre, è stato una specie di “black friday”. Venerdì i prezzi del greggio sono crollati ai minimi del 2018 in quello che si continua a dimostrare un mercato molto volatile. E dopo i rialzi dell'estate, i prezzi sono scesi sensibilmente: circa il 30% dai massimi di ottobre (86 dollari al barile).

Ma continua a esserci disallineamento tra i vari mercati. La divergenza tra il greggio statunitense e quello internazionale è imputabile all'impennata delle forniture nordamericane, che intasano il sistema e deprimono i prezzi, mentre i mercati globali sono un po’ più rigidi, a causa della riduzione delle esportazioni iraniane e delle nuove sanzioni statunitensi.

Nel complesso, tuttavia, l'offerta mondiale di petrolio è aumentata quest'anno, con i primi tre produttori - Stati Uniti, Russia e Arabia Saudita - che pompano più di un terzo del consumo globale, che si attesta a circa 100 milioni di barili al giorno.

La caduta giunge in una fase nella quale i mercati si aspettano che l'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (Opec) decida di ridurre la produzione in un incontro programmato per il 6 dicembre. L’ipotesi più accreditata parla di un taglio di 1,5 milioni di barili al giorno.

Occorre, poi, considerare che anche le prospettive sulla domanda di greggio si indeboliscono sulla scia di un rallentamento economico globale. Come dimostra l’andamento del quarto trimestre, nel quale la produzione di petrolio ha superato la richiesta.

L’Arabia Saudita spinge per tagliare la produzione, mentre gli Stati Uniti sono favorevoli a prezzi calmierati. Ma, come è noto, tra Donald Trump e il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, c’è uno stretto legame.

Intanto, S&P Global Platts ha diffuso nuove stime: il prezzo dell'oro nero dovrebbe attestarsi a 75,50 dollari al barile nel 2019 rispetto ai 73,91 di quest'anno.

Si deciderà il 6 dicembre.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Germania e Italia riportano l’oro a casa? In gioco 245 mld ...

Germania e Italia riportano l’oro a casa? In gioco 245 miliardi di dollari custoditi negli Usa

Energie & Risorse

Oro batte euro. Il metallo giallo torna protagonista: le banche centrali continuano ad aumentare le riserve (Italia sul podio)

Geopolitica, timori sul dollaro e instabilità globale: ecco perché i forzieri si riempiono di lingotti. Boom di acquisti e record di riserve. [continua ]

Energie & Risorse
Italia a rischio sulle materie prime critiche

Italia a rischio sulle materie prime critiche: senza litio e cobalto, la sicurezza nazionale vacilla

Energie & Risorse

Per i dazi di Trump su acciaio e alluminio il primo a pagare sarà il Canada, seguito da Messico, Brasile e Corea del Sud

Dal 4 giugno, le tariffe sulle importazioni di metalli sono raddoppiate al 50%. Obiettivo dichiarato: rilanciare l’industria pesante statunitense. Nel mirino i grandi esportatori verso gli Usa. [continua ]

Energie & Risorse

Il settore auto in Europa a rischio stop: la stretta cinese sulle terre rare blocca la produzione

La stretta cinese sull’export di metalli critici sta mettendo in ginocchio la filiera automotive in Europa e negli Stati Uniti. E le aziende lanciano l’allarme: senza una soluzione rapida, la produzione si fermerà. [continua ]

Energie & Risorse
L’Indonesia sta diventando l’Arabia Saudita del nichel

L’Indonesia sta diventando l’Arabia Saudita del nichel

Energie & Risorse

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com