Gazprom ha fatto un nuovo passo verso il più grande accordo di fornitura di gas naturale con la Cina, mentre numerosi paesi tagliano i legami economici e politici con la Russia in seguito all’invasione dell'Ucraina.
Il colosso ha infatti firmato un contratto per progettare il gasdotto Soyuz Vostok che, attraverso la Mongolia, arriverà in Cina.
Qualora la Russia raggiungesse un nuovo accordo di fornitura di gas con la Cina, Soyuz Vostok potrebbe trasportare fino a 50 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno verso il gigante asiatico.
Questo potrebbe ridurre la dipendenza di Gazprom dal continente europeo, attualmente il più grande acquirente di gas russo. Allo stesso tempo, l’Europa sta esplorando nuove opzioni per diversificare le proprie fonti di approvvigionamento per provare a ridurre la dipendenza dal gigante russo.
L'accordo appena siglato non è il primo tra Pechino e Mosca. Gazprom nel 2014 ha firmato un contratto trentennale del valore di 400 miliardi di dollari per fornire fino a 38 miliardi di metri cubi di gas all’anno alla Cina attraverso il gasdotto Power of Siberia (le consegne sono iniziate alla fine del 2019).
Non stupisce dunque che negli ultimi mesi, quando i flussi di Gazprom verso l'Europa sono stati limitati, le spedizioni verso la Cina sono state regolarmente al di sopra dei volumi contrattuali giornalieri.
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