La Russia conquista il più grande giacimento di litio dell’Ucraina

Con l’avanzata militare nel sudest ucraino, Mosca ora controlla Shevchenko, uno dei depositi di litio più ricchi d’Europa. Un colpo strategico nella corsa globale alle materie prime per batterie e tecnologie verdi

Conquistato il più grande giacimento di litio dell’Ucraina

Il litio è il cuore pulsante della transizione energetica. Senza questo metallo leggero e reattivo non esisterebbero le batterie di auto elettriche, smartphone, dispositivi medici e sistemi di accumulo per energie rinnovabili. Il suo valore strategico è, secondo alcuni osservatori, paragonabile a quello del petrolio nel XX secolo. E ora, uno dei giacimenti più promettenti d’Europa è finito nelle mani della Russia.

La conquista di Shevchenko: perché è importante

Il giacimento di Shevchenko, situato nel sudest dell’Ucraina, è considerato il più grande deposito di litio del Paese e uno dei più ricchi dell’intero continente europeo. L’area era finita sotto i riflettori già nel 2021, quando diverse aziende internazionali avevano manifestato interesse per sfruttarne il potenziale. Ora, però, la Russia ne ha preso il controllo militare, segnando un’importante svolta nella geografia delle risorse critiche globali.

Guerra e risorse: un conflitto per l’energia del futuro

Il conflitto in Ucraina non è solo una guerra territoriale: è anche una guerra per le risorse. Controllare il litio significa controllare una parte essenziale del futuro industriale ed energetico del pianeta. Per Mosca, che punta a ridurre la dipendenza dalle importazioni tecnologiche occidentali, Shevchenko rappresenta un tassello cruciale nella costruzione di una sovranità mineraria orientata all’autonomia strategica.

Impatto globale: l’Europa perde un asset chiave

Per l’Unione Europea, la perdita di Shevchenko è una battuta d’arresto pesante nella corsa alla sicurezza delle materie prime. L’UE ha identificato il litio come “materia prima critica” e punta a produrre almeno il 10% del suo fabbisogno entro il 2030. Ora, però, uno dei giacimenti più promettenti si trova fuori dalla sua portata – e sotto l’influenza diretta di un paese ostile.

Nuovi equilibri strategici

Questa mossa rafforza ulteriormente la posizione della Russia nel mercato delle materie prime energetiche, già dominante per petrolio e gas. Aumenta anche la pressione su Kyiv e sugli alleati occidentali, che vedono ridursi lo spazio economico e industriale a disposizione per la ricostruzione futura dell’Ucraina.

Una mossa che cambia il gioco

La conquista del giacimento di litio di Shevchenko potrebbe segnare una nuova fase della guerra: quella economica e tecnologica. In un mondo che si muove verso l’elettrico e il digitale, il controllo delle risorse strategiche diventa un’arma geopolitica. E la Russia, ancora una volta, ha saputo giocare d’anticipo.

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