
I ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno approvato lo stop totale alle importazioni di gas russo, un provvedimento storico che si articolerà in tre fasi tra il 2026 e il 2027.
Tre scadenze per dire addio a Gazprom
Il piano, che dovrebbe entrare in vigore a fine 2025 dopo il via libera del Parlamento europeo, prevede un percorso graduale.
Dal 1° gennaio 2026: vietata la firma di nuovi contratti con fornitori russi.
Entro il 17 giugno 2026: dovranno cessare tutti gli accordi a breve termine già in corso.
Entro il 31 dicembre 2027: stop definitivo anche ai contratti a lungo termine.
Una mossa destinata a ridisegnare la mappa energetica del continente.
Ungheria e Slovacchia frenano, Roma teme per i prezzi
A opporsi sono soprattutto Ungheria e Slovacchia, due Paesi fortemente dipendenti dal gas russo e politicamente vicini al Cremlino.
L’Italia ha votato a favore, ma il governo Meloni teme un effetto domino sui prezzi dell’energia, già tra i più alti in Europa. Un aumento dei costi potrebbe infatti pesare su imprese e famiglie, rallentando la ripresa economica e accendendo nuove tensioni sociali.