Manovra, il governo: "Stime e saldi invariati". Ma spuntano clausole di salvaguardia e nuove dismissioni

L'esecutivo risponde all'Ue, che aveva chiesto modifiche alla legge finanziaria. Ma spuntano clausole di salvaguardia e nuove dismissioni

Manovra, il governo: "Stime e saldi invariati"
Palazzo Chigi, Roma

La legge di Bilancio non cambia: è la risposta all'Ue da parte del governo italiano, che aveva tempo fino a martedì 13 novembre per spiegare le deviazioni previste dalla Manovra finanziaria sugli obiettivi di deficit/Pil e riduzione del debito, che hanno portato Bruxelles preventivamente a bocciare il testo per chiederne uno rivisitato.

"Nella lettera a Bruxelles abbiamo scritto che aumentiamo le dismissioni degli immobili, ci impegniamo a mantenere il 2,4 di deficit ma reddito e pensioni, quota 100, rimborsi a risparmiatori truffati non cambiano e vanno avanti", spiega Luigi Di Maio. Le dismissioni, dice il vicepremier, "non includono i gioielli di famiglia", ma solo beni immobili di ordine minore. Eppure secondo la Lega, le dismissioni valgono l'1% del Pil.

Nella missiva sono incluse clausole di salvaguardia per evitare che il deficit salga oltre il 2,4% qualora le previsioni di crescita del governo nella manovra non siano confermate: per il resto vengono confermate "impianto e azione politica".

Entrando, il vicepremier Matteo Salvini aveva anticipato ai giornalisti in attesa: "Stiamo lavorando a una manovra che garantisce più posti di lavoro, più diritto alla pensione e meno tasse non per tutti ma per tanti italiani. Se all'Europa va bene siamo contenti, sennò tiriamo dritto". 

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