Una tassa sul patrimonio o quella di successione, una delle due serve. Anche in Italia

Secondo l'Ocse i governi debbono trovare una soluzione alla crescente disuguaglianza: la soluzione è introdurre una tassa patrimoniale o quella di successione

Una tassa sul patrimonio o quella di successione, una delle due serve

I governi dovrebbero prendere in considerazione l'utilizzo del sistema fiscale per ridurre la disuguaglianza della ricchezza con la tassa di successione. O meglio, sarebbe necessario adottare una tassa patrimoniale laddove quella di successione è assente. È la policy recommendation inclusa nel rapporto Ocse "The Role and Design of net wealth taxes", che vuole essere in qualche modo una risposta alle argomentazioni dell'economista Thomas Piketty, che ha chiesto una tassa sul patrimonio globale per ridurre le disuguaglianze e aumentare la mobilità sociale.

Disuguaglianza, ricchezza, redditi

La disuguaglianza della ricchezza è maggiore di quella dei redditi e i dati indicano che le disparità sono aumentate negli ultimi decenni. La ricchezza cresce e si autoalimenta perché i ricchi hanno più da investire in attività ad alto rendimento, un maggiore know-how finanziario e un migliore accesso alla consulenza sugli investimenti.

Chi tassa la ricchezza

Il numero di paesi sviluppati che tassano la ricchezza ogni anno si è ridotto da 12 nel 1994 a quattro - Francia, Spagna, Norvegia e Svizzera. Sebbene auspichi l'introduzione di una tassa sulla ricchezza l'organizzazione di Parigi riconosce la tassazione dei redditi da capitale non basterebbe a ridurre in modo rilevante la disuguaglianza di ricchezza e la risposta - suggerisce l’Ocse - potrebbe risiedere in tasse più alte sulla ricchezza ereditata.

Italia

L'Italia è uno dei Paesi dove, dopo la crisi economica dell'ultimo decennio, la disuguaglianza sociale è più aumentata e dove la concentrazione di ricchezza verso l'alto è diventata più evidente. Ecco questo è uno dei casi in cui serve la patrimoniale.

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