Svizzera, addio al “segreto bancario”

Ubs consegna a Parigi i dati di 40 mila correntisti francesi sospettati di evasione fiscale. Grazie a una “soffiata” tedesca

Addio al “segreto bancario”

Il Tribunale federale ha deciso che il Gruppo bancario Ubs dovrà consegnare alla Francia i dati personali riguardanti oltre 40 mila suoi clienti francesi. La massima istanza giudiziaria svizzera ribalta così una precedente sentenza di segno opposto del Tribunale amministrativo.

L'Alta corte ritiene che la più grande banca elvetica non sia oggetto di una cosiddetta "fishing expedition", cioè una ricerca generica su un gruppo esteso di persone effettuata nella speranza che qualcuno resti impigliato nella rete, bensì di una legittima richiesta. Gli elementi indicati dalla Francia - secondo i giudici svizzeri - consentono di concludere che sussiste il sospetto di un comportamento illecito, ossia che una parte dei detentori dei conti in questione siano contribuenti francesi che non hanno rispettato i loro obblighi fiscali.

A Ubs, che è attualmente sotto processo penale in Francia per il reclutamento illecito di clienti e riciclaggio aggravato di proventi originati da frodi fiscali, è stata già inflitta una multa da 3,7 miliardi di euro, più 800 milioni di risarcimento danni allo Stato francese quale parte civile.

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