E se fossero i grandi profitti a mantenere alti i prezzi?

I conti non tornano: l’inflazione è salita alle stelle ma non soltanto per alcune dinamiche di mercato. Ora a riconoscerlo, dopo il Fondo monetario internazionale, è anche la Bce

E se fossero i grandi profitti a mantenere alti i prezzi?

Una grande mangiatoia. La sequenza di crisi – pandemia, inflazione, guerra - si è risolta per il grande capitale in una storica occasione per far volare i profitti. E, apparentemente ipnotizzate dal terrore che l’inflazione alimentasse la spirale salari-prezzi, le banche centrali non si sono accorte (inconsapevolmente?), fino ad ora, che la ruota girava al contrario.

Può sembrare paradossale ma i numeri sono messi nero su bianco in un post pubblicato nei giorni scorsi nel blog della Banca Centrale Europea. In realtà anche al vertice della Bce paiono oggi più consapevoli: “I profitti – ha detto nei giorni scorsi Isabel Schnabel, componente del board di Francoforte – hanno giocato un ruolo importante nella crescita dell’inflazione interna”.

Secondo gli esperti della Bce, i margini di profitto in aumento potrebbero stare quindi contribuendo al persistere dell’inflazione. In pratica, dietro l’onda lunga dell’inflazione, ci sarebbe la corsa senza freni dei profitti, generati dalle imprese che hanno sfruttato le crisi per ingrassare i propri bilanci, dopati rincarando i prodotti/servizi più dell’aumento dei costi sopportati. E con i salari fermi al palo, i margini di guadagno sarebbero schizzati sia in Europa sia negli Usa. E soprattutto in Italia (unico paese europeo in cui i salari nel corso degli ultimi 30 anni sono diminuiti), dove sia le forze sindacali che quelle politiche hanno di fatto rinunciato a richiedere incrementi retributivi. Invece, proprio nel paese che ospita la sede centrale della Bce, la ricca Germania, le richieste di incrementi retributivi superano in alcuni settori il 10 per cento.

C’è da dire che qualcuno prima della Bce aveva già posto il problema sotto i riflettori. Nelle settimane sul sito del Fondo monetario internazionale è stato pubblicato un grafico che prova a chiarire il quadro: metà dell’inflazione registrata nel 2022 avrebbe una natura ‘unexplained’ (inspiegabile). In altri termini, l’inflazione è salita alle stelle ma non soltanto per alcune dinamiche di mercato.

Occorre riconoscere che non è da tutti ammettere che non si riesce a spiegare qualcosa (di importante). Ma, in questo caso, i ricercatori del Fondo probabilmente si sono sottostimati facendo forse buon viso a cattivo gioco. Possiamo infatti sostenere, con ragionevole certezza, che quella metà della mela si sia tradotta in extra profitti (ingiustificati).

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Il costo del denaro continua a salire. Lagarde: “I profitti delle aziende hanno contribuito per 2/3 all’inflazione nel 2022”

Il numero uno della Banca Centrale Europea ha precisato che contro l’inflazione sono stati “compiuti progressi significativi, ma non possiamo ancora dichiarare vittoria”. A breve nuovi rialzi dei tassi. La Bce continua a ignorare che la ruota gira al contrario [continua ]

Moneta & Mercati
Per Lagarde l’inflazione scende, ma i salari stanno salendo troppo

Per Lagarde l’inflazione scende, ma i salari stanno salendo troppo

Moneta & Mercati
La discesa dell’inflazione? Non dipende dalla politica monetaria della Bce

La discesa dell’inflazione? Non dipende dalla politica monetaria della Bce

Moneta & Mercati
Presi per il PIL

Rallenta la corsa dell’inflazione nell’Eurozona: è una buona, ma non ottima, notizia. Ecco perché

La discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi. Il caso del Belgio e dell’Olanda. [continua ]

Moneta & Mercati
Bce, prima pausa dopo 10 rialzi. Ma l’inflazione resta troppo alta

Bce, prima pausa dopo 10 rialzi. Ma l’inflazione resta troppo alta

Moneta & Mercati
Inflazione, scende al 4,3%. Ma in Italia il carrello della spesa vola

Inflazione, nell’Eurozona scende al 4,3%. Ma in Italia il carrello della spesa vola

Moneta & Mercati

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com