Eurozona: +7,5% (+44,7% l’energia), Italia 6,7%, Spagna 9,8%, Germania 7,3%, Francia 4,5%

L’Europa nella trappola dell’inflazione

Vola al 7,5% l’inflazione annua dell’Eurozona a marzo. È quanto risulta dalla stima flash dell’Eurostat. A febbraio il dato era al 5,9%. Considerando le principali componenti dell’inflazione nell’Eurozona, l’energia dovrebbe avere il tasso annuo più elevato a marzo (44,7%, rispetto al 32% di febbraio), seguita da cibo, alcol e tabacco (5%), dei beni industriali non energetici (3,4%) e dei servizi (2,7%).

Italia

Il dato europeo segue quello pubblicato dall’Istat per quanto riguarda l’Italia. Secondo le stime preliminari dell'Istituto a marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile e del 6,7% su base annua (da +5,7% del mese precedente). Un aumento che non si registrava dal 1991.

L'accelerazione dell'inflazione su base tendenziale è dovuta anche questo mese prevalentemente ai prezzi dei beni energetici (la cui crescita passa da +45,9% di febbraio a +52,9%), in particolare a quelli della componente non regolamentata (da +31,3% a +38,7%), e, in misura minore, ai prezzi dei beni alimentari, sia lavorati (da +3,1% a +4%) sia non lavorati (da +6,9% a +8%) e a quelli dei beni durevoli (da +1,2% a +1,9%); i prezzi dei beni energetici regolamentati continuano a essere quasi doppi di quelli registrati nello stesso mese dello scorso anno (+94,6%, come a febbraio).

Spagna

Il livello dei prezzi al consumo pubblicato dall’Istituto Nazionale di Statistica (Ine) corrispondente al mese di marzo, si attesta su un tasso del 9,8% (il valore più alto dal 1985), dopo un aumento mensile del 3%.

Germania

L’inflazione nella prima economia europea è balzata a livelli record dalla riunificazione nel 1990. Secondo l’Agenzia federale di statistica (Destatis), i prezzi al consumo sono aumentati fino al 7,3% rispetto all’anno precedente a marzo, rispetto al 5,1% registrato a febbraio.

Francia

Il paese transalpino, che da lungo tempo puntando sul nucleare risulta meno dipendente dall’estero in campo energetico rispetto alle principali economie europee, riesce a limitare i danni. La stima preliminare diffusa dall’Istituto Statistico Nazionale Francese (Insee) segnala i prezzi al consumo in crescita, su base annua, del 4,5% a marzo dal 3,6% del mese precedente e contro il 4,3% indicato dagli analisti.

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