Ue e Bce, due severi regolamenti in 24 ore sui crediti deteriorati: si avvicina l'unione bancaria?

Tra il 14 e il 15 marzo, la Bce e la Commissione europea hanno emanato due rigidi regolamenti sui crediti deteriorati (Npl). Le norme scritte da Francoforte saranno in vigore dal primo aprile, mentre quelle di Bruxelles lo sono già dal 14 marzo, anche se attendono l'approvazione del Parlamento di Strasburgo e del Consiglio europeo.

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Le istituzioni europee sanno che la precondizione, come ha più volte sottolineato la Germania, per arrivare all’Unione bancaria è far sì che le banche europee godano di buona salute e non sentano mal di stomaco per aver ingoiato troppi crediti inesigibili. Di qui la scelta di lanciare due regolamenti sui crediti deteriorati, il vero male oscuro delle banche.

Entrambe si pongono l’obiettivo di stimolare le banche a una rapida ed efficiente gestione dei crediti deteriorati. Tutte e due, inoltre, distinguono tra posizioni non garantite che devono essere svalutate in bilancio entro 2 anni e quelle garantite entro 7 anni per la Bce e 8 per la Commissione.

L’iniziativa dell’Istituto bancario si applica ai nuovi crediti deteriorati che si formano nel sistema, mentre quella dell’organo di governo dell’Ue concerne i nuovi impieghi. Tuttavia nel lungo periodo, in ambo i casi, si produce un livello di accantonamenti identico.

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