Maduro ha un piano per ridurre l'iperinflazione. Ma non funzionerà

Secondo gli analisti il programma varato dal presidente non è in grado di affrontare i problemi strutturali che causano l'incremento fuori controllo dei prezzi

Iperinflazione, Maduro ha un piano. Ma non funzionerà
Nicholas Maduro

L’inflazione sale a ritmi vertiginosi, verso il 1.000.000% su base annua. E così il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, ha varato un programma choc per frenarla. Ha alzato il salario minimo di oltre il 3.000% e svalutato il bolivar di oltre il 90%.

Nella visione di Maduro la valuta nazionale sarà ora sostenuta dal petro, una moneta virtuale legata alle riserve di petrolio che il governo ha creato a febbraio e che gli esperti hanno definito una farsa.

Secondo gli analisti il piano non è in grado di affrontare i problemi strutturali che causano l'incremento fuori controllo dei prezzi, in primis il crollo della produzione di petrolio, nonostante il Venezuela sia il paese con le maggiori riserve al mondo di oro nero e l’export di greggio verso gli Usa sia in aumento.

Ma Maduro continua a sostenere che la causa della crisi sono proprio gli Stati Uniti e altri paesi "imperialisti". E ha così deciso di frenare l'aumento del deficit aumentando le tasse e il prezzo della benzina. Ma il successo di questa operazione sembra improbabile, anche perché la principale fonte di reddito del paese, la compagnia petrolifera statale, sta al momento producendo meno di trent'anni fa.

Probabilmente il governo non sarà in grado di mantenere le promesse e i prezzi continueranno a salire. Come dimostra il crescente acquisto di dollari sul mercato nero ad un cambio che è salito in tre giorni - da venerdì 17 agosto - del 30%.

E a molti venezuelani non resta che emigrare nei vicini Ecuador e Perù. Ma non è facile neanche questa via: i due paesi hanno appena introdotto regole più stringenti per attraversare il confine. Si richiede ora il passaporto, che tuttavia la maggior parte dei migranti venezuelani non hanno.

Secondo i sondaggi, Maduro ha appena il 20% di popolarità e all'inizio di agosto è sfuggito ad un attentato condotto con i droni. A questo punto il Venezuela, la cui iperinflazione è al 23° posto tra le peggiori mai registrate al mondo, non ha alternativa a quella di modificare la propria politica economica, a partire da quella monetaria: continuare a stampare moneta potrà solo peggiorare le cose. È come andare da un chirurgo plastico per farsi un lifting.

Fonte
quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Articoli correlati

Harare lancia la valuta agganciata all’oro contro l’iperinflazione

Lo Zimbabwe lancia la valuta agganciata all’oro contro l’iperinflazione

Moneta & Mercati
Nonostante tutto, Nicolás Maduro è ancora al potere

Nonostante tutto, Nicolás Maduro è ancora al potere in Venezuela

Strategie & Regole
Frase del giorno - Numeri

Sui conti correnti degli italiani a fine 2023 erano collocati 1.153 miliardi di euro. In un anno il saldo totale è sceso di 43 mld, il 3,6 per cento.

Moneta & Mercati

La mossa di Powell che spiazza la Bce: “Se l’inflazione non scende, niente tagli del tasso di interesse”

I dati recenti mostrano una mancanza di ulteriori progressi sul fronte dell’inflazione negli Usa, secondo il presidente della Fed Jerome Powell. A questo punto la domanda è: il disallineamento tra la politica monetaria della prima economia al mondo e quella dell’Eurozona quali effetti macroeconomici produrrà? [continua ]

Moneta & Mercati

Da parte di tutti noi (europei) un bel regalo alle banche tedesche

Abbondante liquidità e tassi alti generano massicci pagamenti di interessi dalla banca centrale alle banche europee: una bella rendita per le banche e un bel costo per l’Eurosistema (cioè per tutti noi). Ciò implica trasferimenti a carico di alcuni paesi e a favore di altri. L’Italia è quello che ci perde di più. [continua ]

Moneta & Mercati
I prezzi delle case si sono ridotti per la prima volta dopo 10 anni

I prezzi delle case nell’Eurozona si sono ridotti per la prima volta dopo 10 anni

Moneta & Mercati

Indicatori

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com