Il salario minimo non danneggia i lavoratori sopra la soglia

Il salario minimo esiste nel 90 per cento dei Paesi del mondo. E spinge i salari verso l’alto. A dimostrarlo è l’evidenza empirica. È errato sostenere che in Italia il salario minimo non serva.

Il salario minimo non danneggia i lavoratori sopra la soglia

È vero che una soglia di salario minimo fissata per legge abbassa gli stipendi di chi sta sopra quel limite? L’evidenza empirica dimostra che in effetti non è così. Ad esempio, “in Francia e Germania il livello base ha spinto tutte le retribuzioni. Lo dimostrano studi consolidati”. A confermarlo a Repubblica è Andrea Garnero (Ocse) che aggiunge: “Il lavoro povero che il governo dice di voler tutelare in realtà viene favorito, tra voucher e contratti senza causali”.

Ciò non significa che sia ‘obbligatorio’ introdurre un salario minimo. Alcuni (pochi) Paesi europei non lo prevedono, tra questi Austria e Svezia, e il loro mercato del lavoro funziona bene lo stesso, sebbene ci siano in quei sistemi alcune peculiarità che rendono possibile questa situazione. Non è così altrove, come ad esempio in Italia.

È in tal senso errato sostenere che nel Bel Paese il salario minimo non serva perché oltre l’80 per cento dei lavoratori è coperto dalla contrattazione collettiva, che in realtà da oltre due decenni mostra ampi buchi per via dei mancati o ritardati rinnovi e della proliferazione dei contratti firmati da organizzazioni non rappresentative (i cosiddetti ‘contratti pirata’), come aveva precedentemente evidenziato lo stesso Garnero.

quotedbusiness.com è una testata indipendente nata nel 2018 che guarda in particolare all'economia internazionale. Ma la libera informazione ha un costo, che non è sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità. Se apprezzi i nostri contenuti, il tuo aiuto, anche piccolo e senza vincolo, contribuirà a garantire l'indipendenza di quotedbusiness.com e farà la differenza per un'informazione di qualità. 'qb' sei anche tu. Grazie per il supporto

Indicatori

Crediti deteriorati

L'andamento dei crediti deteriorati dal 2005 al 2020 in Italia, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna in rapporto al totale dei crediti erogati

Scopri la sezione Indicatori

(opzionale)
Paesi
www.quotedbusiness.com