La sfida della startup norvegese: coltivare angurie nel deserto

In Norvegia c’è una startup che sogna di trasformare il deserto in un orto. A marzo un team di esperti è andato a Dubai per piantare i primi semi di angurie e zucchine in un’area molto arida. Dopo cinque mesi la sabbia ha lasciato spazio alle foglie di frutta e verdura. A rendere possibile questa impresa è la nanoargilla liquida, sviluppata dalla Desert Control. Si tratta di un particolare composto di acqua e argilla che penetra nel terreno e contribuisce a renderlo più fertile.

La sfida della startup norvegese: coltivare angurie nel deserto

Per gli Emirati Arabi Uniti trovare un metodo efficace per sfruttare il suolo è una priorità. Il Paese non è in grado di provvedere alla domanda di prodotti agroalimentari della popolazione ed è costretto a importare circa il 90% del cibo. Dagli esperimenti effettuati è emerso inoltre che l’utilizzo della nanoargilla liquida porterebbe un vantaggio anche dal punto di vista idrico, riducendo il consumo di acqua di oltre il 50%.

Desert Control ha stimato che il prezzo del trattamento si aggira tra i due e i cinque dollari a metro quadro. Ma nell’ultimo anno ha raccolto cinque milioni di dollari che utilizzerà per sviluppare delle unità mobili in grado di aumentare la produzione di nanoargilla liquida così da abbattere i costi. Per far crescere angurie dove finora c’è stata solo sabbia.

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