Abbandonare le auto elettriche, sostituendo benzina e diesel con idrogeno: questa è una possibile soluzione per ridurre le emissioni di CO2. Attualmente sono solo poche centinaia le auto ad idrogeno in Europa e la Danimarca è il primo paese al mondo ad essersi dotata di una rete di stazioni distribuite sul territorio nazionale.
Secondo Tejs Laustsen Jensen, amministratore delegato di Hydrogen Denmark, "al posto di una batteria si usa una cella combustibile dove l’ossigeno reagisce con l’idrogeno formando acqua e liberando elettricità. Una reazione chimica dove l’acqua è l’unica emissione".
Rispetto ai veicoli elettrici a batteria, l’auto ad idrogeno ha numerosi vantaggi. “La guida di quest’auto è semplice e il motore non fa rumore. Inoltre si può riempire il serbatoio in 3-5 minuti e proseguire il viaggio per altri 600 km” ha spiegato Jensen.
Una delle sfide principali è produrre idrogeno “green”, proveniente da fonti rinnovabili. La tecnologia per produrlo già esiste a Sheffield, in Inghilterra, dove c'è una stazione dotata di elettrolizzatore, un dispositivo che separa l’acqua in due elementi, l’idrogeno da un lato e l’ossigeno dall’altro. L’idrogeno viene così purificato per poi essere immagazzinato sul posto.
C’è un però, anzi due. Il prezzo di acquisto dell’auto e del combustibile restano al momento più alti rispetto a un’auto convenzionale. Inoltre, le automobili a idrogeno potranno davvero competere con le auto a batteria?
